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Renzi, Grillo e il M5S visto dalla ex 5 Stelle De Pin

In queste ore si parla di maggioranza e fiducia al governo Renzi. Il toto-nomi è scattato parecchio prima delle consultazioni ufficiali: dai ministri ai sottosegretari, ai possibili sostenitori in Parlamento della proposta Renzi. Tra di loro ci sono anche i “dissidenti” grillini, adesso finiti nel mirino di Grillo sul Blog e gli ex-m5s.

In occasione del voto di fiducia, che si terrà non appena Renzi avrà concluso i suoi sforzi per un accordo con Alfano, parla la senatrice Paola De Pin, ex M5S, ora nel gruppo Azione popolare, un parere su questa situazione.

Che idea si è fatta di questa crisi di governo extraparlamentare? 

Questo è il terzo Presidente del governo nominato da Napolitano senza passare per le urne. La “staffetta” Letta-Renzi è stata decisa dalla direzione del PD. Il metodo mi lascia perplessa anche se comunque Renzi dovrà avere i numeri in Parlamento per poter governare. Per cui valuteremo tra poco se la scelta sarà stata la migliore per il paese oppure no.

Renzi parla di una nuova fase, dicono che tra coloro che appoggeranno il suo governo ci siano anche i dissidenti Grillini e gli ex del M5S. E’ così?

Quando Renzi parla di una nuova fase penso si riferisca alle cose che intende fare al governo. Non credo si riferisca a una nuova maggioranza con dentro anche dissidenti o fuoriusciti dal M5S.

Cosa pensa di tutta questa situazione? Hanno fatto bene i suoi ex colleghi a non partecipare alle consultazioni con Napolitano?

Il nostro Paese sta attraversando un momento molto complicato. Esiste uno scollamento tra i cittadini e la politica sempre più preoccupante.Tutte le forze politiche presenti in Parlamento, compreso il M5S, dovrebbero impegnarsi a ricomporre questo divario che si è creato. Per cui l’aver boicottato le consultazioni con il Presidente della Repubblica è solo un altro indizio del mancato rispetto di Grillo e Casaleggio verso le istituzioni.

Ha avuto l’occasione di vedere lo streaming dell’incontro con Renzi di Grillo? Che cosa SI sente di dire ai suoi ex compagni di partito?

Sì, ho visto lo streaming dell’incontro tra Renzi e Grillo. Mi dispiace molto di com’è andato l’incontro soprattutto per le 20mila persone che nel blog di Grillo chiedevano le consultazioni con il presidente del governo incaricato. Penso che quelle persone volessero un confronto su quanto aveva da proporre Renzi e non assistere all’ennesimo show del comico. Inoltre, alcune affermazioni di Grillo mi hanno confermato la correttezza della mia scelta di uscire dal movimento. Come si fa a dire: “A me non interessa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare. Il sistema dei partiti va eliminato”. Alcuni miei ex colleghi hanno capito molto bene la piega che sta prendendo il movimento. Se non ne sono ancora usciti comunque è sintomo di un timore alle conseguenze che ne potrebbero derivare.

Pensa che questo governo Renzi potrà portare il Paese fuori dalla palude e fare le riforme che servono? Le è sembrato credibile?

E’ un po’ prematuro dare dei giudizi su quello che farà Renzi al governo. Siamo a un punto di svolta. O l’Italia è in grado di affrontare le sfide che la crisi ci ha irrimediabilmente posto dinanzi o si avvicinano tempi molto oscuri.

Le piace questo nuovo modo di fare politica? Lo stile Renzi?

Non entro nel merito dello stile di Renzi in quanto preferisco giudicare il suo governo dai risultati che potrà ottenere. Bisognerebbe abbandonare l’aspetto personalistico di fare politica per concentrarsi sui fatti.

 



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