Skip to main content

Tre riflessioni su Grillo, Renzi e Cdp

Tre riflessioni tre: velocissime, di corsa proprio come sembra essere la nuova moda da qualche giorno a Palazzo Chigi.

La prima. Grillo fa Grillo e molti, troppi, sembrano stupirsene. Stupiti de che? La memoria è talmente corta da far dimenticare i comizi spettacolo del comico genovese e quale mission politica ha sempre professato: distruggere. E ha preso i voti, lui ha preso il consenso di circa il 25% degli elettori italiani. I dissidenti cittadini parlamentari che lamentano l’assenza di democrazia interna del movimento, che si aspettavano? Forse dormivano o confidavano in altri metodi di gestione? Sono in dissenso con loro stessi e pensano di redimersi annunciando dimissioni da parlamentari. Auguri e buona fortuna, che fondino un loro movimento, prendano i loro voti e finiscano di rompere le scatole agli italiani. E si introduca il vincolo di mandato: magari il Paese sarebbe oggi meno distratto da ‘ste pirlate.

La seconda. E’ un momento magico della vita politica del nuovo premier. L’uomo dalla facile retorica ha raggiunto l’obiettivo e cambiato residenza. Si è trasferito in quel di Roma e di buon mattino posta immagini su twitter di un palazzo che non si chiama Vecchio. Ora l’auspicio è che non invecchi lui ed inizi a fare seriamente il lavoro per il quale è pagato, magari con un numero di presenze maggiore rispetto a quelle a cui ha abituato i cittadini di Firenze quando faceva il sindaco virtuale. Su, forza Renzi, meno spettacolari gite venete e più fatti concreti.

Infine, la terza. Fossi un privato che ha affidato i propri risparmi alla Cassa Depositi e Prestiti inizierei a preoccuparmi quando il novello governo lascia trapelare un meccanismo arzigogolato per il quale, di fatto, potrei ritrovarmi ad essere prestatore di ultima istanza e garante della solvibilità di una PA che, peraltro, nemmeno conosce nel dettaglio l’importo totale dei sui debiti. Senza poi dimenticare i milioni già dilapidati con l’aiuto – pardon – l’intervento in Alitalia.. Che dire? Anche in questo caso, buona fortuna e avanti con il nuovo.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter