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Chi è il più montiano dopo Monti?

Non è né Luca Cordero di Montezemolo né Pier Ferdinando Casini il più montiano dopo Monti. Per chi avesse ancora qualche dubbio sulla questione, a diradarlo è stato oggi il capo dello Stato: “Quando ci sono elezioni libere – ha detto Giorgio Napolitano – nessuno può prevedere il risultato. C’è sempre un certo grado di rischio quando si vota, vogliamo per questo non votare? O per essere tranquilli vogliamo scrivere a tavolino il risultato delle elezioni? Vedremo come si esprimeranno i cittadini”.

Napolitano, che ha incontrato il presidente della Germania Joachim Gauck e il presidente della Polonia Bronislaw Komoroski, ha poi aggiunto: “Sono convinto che si è segnato un cammino da cui l’Italia non potrà discostarsi. I partiti dicono che vogliono aggiungere qualcosa” all’operato di Monti, “non distruggere. Mi pare che questo sia un elemento che possa dare fiducia e tranquillità ai nostri ‘amici´ per il futuro dell’Italia”.

Un garbato, indiretto, ammonimento a chi, dalla sinistra (come Nichi Vendola) alla destra (come Silvio Berlusconi) si ripromette di cancellare meriti ed esperienza stessa del governo Monti. Ma in verità anche un cortese consiglio a chi anche ai vertici di un partito come il Pd pensa di dispensare promesse ultra politiciste sul futuro esecutivo italiano.
Insomma, il solco per i futuri esecutivi è già stato tracciato dall´esecutivo tecnico. I futuri governi dovranno per lo più realizzare o finire di realizzare quanto deciso o impostato dall´attuale governo.



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