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Putin vuole invadere la Crimea? L’Unione Europea intervenga

La notizia di queste ultime ore mi lascia sgomentoVladimir Putin ha chiesto al Senato russo il via libera per l’invio di un contingente militare in Crimea.

La Crimea fu donata nel 1954 da Nikita Kruschev all’allora Repubblica Sovietica dell’Ucraina ed è stata al centro di varie vicende di rilevanza storica. Sembra che oggi, per motivi diversi, torni a far parlare di sé.

La popolazione della Repubblica Autonoma della Crimea si compone per il 58,5% di persone d’etnia russa e per il 24,4% di etnia ucraina. Di recente era stato fatto un referendum per chiedere una maggiore autonomia da Kiev ed oggi questo desiderio sembra esploso, in modo letterale, tanto da far presagire possibili tensioni militari in stile guerra-fredda.

Pochi giorni fa, come riportato dai media internazionali, delle truppe filo-russe avevano circondato il Parlamento e i due aeroporti della Penisola. Il primo comunicato parlava di vere e proprie milizie russe, notizia poi smentita ufficialmente. Oggi, però, dopo una richiesta di aiuto da parte del primo ministro della Rep. di Crimea, Putin sembra essere intenzionato ad inviare veramente un contingente militare “fino a quando la situazione non sarà tornata alla normalità“.

La ribellione scoppiata in Ucraina in queste settimane ha decretato la caduta del Presidente filo-russo Yanukovich, ricercato ora per strage e violazione dei diritti umani, ma sotto la protezione di Putin. Le tensioni sono andate via via aumentando, ed oggi siamo ad un momento davvero critico, non solo per l’Ucraina, bensì per l’Europa.

Non possiamo consentire che i venti di guerra tornino a soffiare in Europa. Il significato stesso della creazione dell’Unione Europea sta nell’intenzione di promuovere la pace e di essere argine concreto ad ogni tensione militare sul suolo del vecchio continente.

Obama ha parlato di una ingerenza inaccettabile, da parte di Putin, nelle faccende della Repubblica dell’Ucraina. L’Unione Europea deve attivarsi in modo rapido per poter mediare su questa situazione. Se Putin è intenzionato a mandare un contingente militare sul territorio di un Paese sovrano, dovrà farlo con la compresenza delle truppe ONU.

Devo osservare, purtroppo, che ancora una volta la debolezza dell’Unione Europea è palese. Manca un organismo sovranazionale efficace di politica estera, e soprattutto, manca un contingente militare unitario della UE, che possa, come in questo caso, essere presente per garantire la sicurezza dei cittadini e per essere cuscinetto tra le istanze di alcuni e le pretese di altri.

L’UE è oggi davanti al suo vero banco di prova: con le elezioni dovrà dimostrarsi convincente per gli “europei” e nella politica estera dovrà agire come un unico organismo e fare in modo che la guerra resti una questione storica, mai più ripetibile sui nostri territori.



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