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Il Foglio a pagamento visto da Santagata (Banzai)

È una sfida interessante ma anche molto difficile. Fotografa così Andrea Santagata, ad di Banzai media, l’esperimento del Foglio che da oggi ha reso i suoi articoli cartacei a pagamento anche su internet: “E’ un campo nuovo in Italia e a livello internazionale ci sono riuscite solo poche testate quindi siamo grati al Foglio che ci sta provando”.

UN BRAND FORTE

I requisiti sulla carta ci sono: “Il posizionamento del quotidiano è adatto per questo tipo di operazione. I lettori che scelgono questo brand cercano un tipo di informazione sofisticata e molto caratterizzante, ciò potrebbe facilitare il passaggio – spiega – Il margine di rischio inoltre è accettabile perché i loro ritorni sulla pubblicità on line non sono alti. In generale un sito con news a pagamento è adatto a testate con un brand forte e una utenza fidelizzata, non associate a grandi volumi di traffico”.

I CONTRO

Controindicazioni? Eliminando la gratuità della notizia, si perde una delle caratteristiche fondamentali della rete, fa notare il fondatore di Liquida e di Splinder: “Viene necessariamente meno la socializzazione della notizia e quindi la sua diffusione e viralizzazione”.

CONTRO LA CRISI DELL’EDITORIA

Questa è solo una delle strade per affrontare la crisi dell’editoria e il suo ripensamento in versione 2.0: “Ciò che conta è trovare il proprio pubblico e il proprio linguaggio nella rete”. E anche se l’integrazione carta-web stenta ancora fisicamente a decollare, “siamo ormai arrivati alla piena consapevolezza sia a livello manageriale che giornalistico che il futuro sarà integrato”.

A BANZAI

Santagata ammette che ogni tanto è venuta la tentazione di cimentarsi in un’operazione simile a quella del Foglio, “è un’area di ricavo interessante”, ma per ora non è previsto un progetto a breve in nessuna della testate attuali di Banzai.



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