Il New York Times vede nell´abbattimento di un elicottero ieri da parte dei ribelli siriani la prova che la resistenza anti Assad è in crescita.
Stesso il rilievo dato dal Washington Post al salto di qualità delle capacità belliche degli oppositori siriani. Per WaPo le nuove armi stanno cambiando i rapporti di forza dentro la guerra civile. Anche per le Monde la questione sembra chiara. Il giornale francese ritiene infatti inesorabile l´avanzata in corso dei ribelli siriani. Stessa lunghezza d’onda da parte del Nyt che cita l´inizio delle trattative con cui al Cairo i vari spezzoni dell´opposizione al governo ufficiale di Damasco continuano il processo di unificazione.
Superamento delle divisioni e maggiore capacità della resistenza siriana di presentare le proprie richieste in maniera omogenea potrebbero essere le condizione sine qua non per le varie possibili forme dell’intervento Usa nel Paese devastato da una guerra civile che in meno di due anni ha fatto 40mila morti.
Non contribuisce però alla chiarezza del post Assad la tensione tra gli oppositori arabi al governo ufficiale del Paese e la minoranza curda siriana. Il Washington Post informa dello stato dell´ultima battaglia tra i due fronti al confine tra Siria e Turchia. I combattimenti sono stati particolarmente duri nella città frontaliera di Ras al-Ayn, dove hanno perso la vita dozzine di guerriglieri.
Su die Welt la notizia che la Russia avrebbe stampato e inviato in Siria circa 240 tonnellate di banconote. La valuta sarebbe servita a far superare gli effetti delle sanzioni Onu che hanno bloccato i conti del regime in diverse banche mondiali, cosi come per pagare gli stipendi in settori della pubblica amministrazione di Damasco, esercito compreso. Al Jazeera pubblica il documento che prova l´invio di denaro fresco dal Cremlino all´alleato mediorientale.
Cresce in Siria la resistenza anti Assad
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