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Chi convince, e chi no, il piano di Renzi

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CONTRATTO CON GLI ITALIANI Come aveva già fatto Berlusconi nel 2001, Matteo Renzi mette nero su bianco, a Porta a Porta, la sua promessa all’Italia: “Se il 21 settembre, giorno di San Matteo, noi abbiamo sbloccato i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, lei (Bruno Vespa) va a Monte Senario a piedi da Firenze” (Corriere). Il premier promette 85 euro in più in busta paga entro il 27 maggio (Repubblica) e assicura che non toccherà le pensioni fino a 3.000 euro.

E i soldi? Il premier assicura di avere le coperture per finanziare la manovra: 7 miliardi dal cambio di modalità con cui la pubblica amministrazione acquista il materiale, 500 milioni da taglio degli stipendi dei manager, 3,7 miliardi di tagli alla Difesa in tre anni (Sole 24 Ore).

Commenti Una mossa “social-liberista” che convince pure Fausto Bertinotti (Huffington Post), ma per Luciano Gallino, firmatario della lista Tspiras, Renzi è più vicino ai Tea Party che a Blair (Huffington Post). Ezio Mauro su Repubblica spiega come cambia lo stile della leadership.

Qui Ue Bruxelles plaude alle riforme istituzionali, su piano lavoro (ma dove sono i cambiamenti concreti? Cingolo) e sblocco dei crediti, pur ricordando all’Italia che i vincoli europei vanno rispettati, che la situazione di bilancio è delicata, che il pareggio atteso per quest’anno è già slittato, e che il debito va ridotto al più presto (La Stampa).

Qui Bce Gelo da Mario Draghi, che nel bollettino mensile chiede ulteriori misure di risanamento» per raggiungere il pareggio di bilancio e abbassare il deficit dal 3 al 2,6% (Sole 24 Ore). Parlando da Vienna, il governatore ha confermato che il 2014 e il 2015 saranno anni di ripresa e si è detto pronto a una “distruzione creativa” per sostenere la crescita (Corriere).

Manifesto europeo L’Iniziativa dei cittadini europei (lo strumento di democrazia partecipativa dell’Ue) ha pubblicato una proposta di legge di iniziativa popolare: la raccolta firme per presentare tale piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione inizierà il 24 marzo (Repubblica).

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