Bando agli egoismi, bando alla voglia di apparire. Non hanno senso, spiega a Formiche.net Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc e da tempo convinto sostenitore di una lista nel segno del Ppe anche in Italia. Ora la lista unica del suo partito e dei Popolari per l’Italia di Mauro in vista delle Europee c’è ed è l’inizio di questo percorso. Ma manca un soggetto all’appello.
Professore, il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano dovrebbe unirsi al vostro progetto?
Il Nuovo Centrodestra non può lanciare la sfida a Berlusconi e poi non andare fino in fondo. Ora bisogna mettere da parte gli egoismi e costruire insieme la casa popolare. Ho letto un’intervista molto sensata a Fabrizio Cicchitto e mi auguro che il suo diventi il punto di vista di tutto il Ncd. C’è una vasta parte di elettorato che si sente poco rappresentato e ha bisogno di un nuovo partito collocato nell’area di centro e con un chiaro confine a destra. Un nuovo partito però, non tre o quattro. Cerchiamo di essere all’altezza delle domande del Paese.
Le Europee sono il primo passo verso un nuovo soggetto politico?
Siamo stati vent’anni bloccati dalla logica berlusconismo e anti-berlusconismo. Per fortuna il mondo cambia e il significato vero dell’ingresso di Renzi in politica è quello di andare oltre a questo paradigma. Occorre quindi raccogliere la sfida e parlare di futuro, organizzare un nuovo centro-destra. Non vedo in tutta quest’area l’elaborazione culturale e di programma che servirebbe.
E’ possibile un dialogo con il Centro democratico di Bruno Tabacci, nonostante il suo sostegno all’Alde?
Il dialogo con Tabacci è possibile ma lo invito a cambiare ottica. L’Alde non mi sembra una grande idea e una lista con doppio riferimento Ppe-Alde non è attuabile. Sono notoriamente devoto e penso sia meglio avere un solo papà.
Cosa pensa delle polemiche sulla candidatura in Europa di Silvio Berlusconi?
Ritengo che Berlusconi non si possa candidare ma credo anche ci sia un 20% di italiani che pensa sia vittima di una persecuzione giudiziaria. Non bisogna umiliare questi italiani ma avvicinarli alle forze di centro e del Ncd. Forza Italia non è una forza di centro popolare ma gran parte della forza di centro popolare si trova in FI.
La preoccupa l’asse anti-europeista Lega-M5S?
No, può darsi sia una cosa positiva, speriamo che l’emergere di una posizione così fortemente anti-europeista spinga chi crede nell’Europa a dire che questa è la risposta giusta, l’unica via per affrontare le sfide che la globalizzazione pone.
Quasi un italiano su due è euroscettico, dice l’ultimo sondaggio Ipsos.
Ci credo bene, non ha torto. Avevamo un grande progetto europeo segnato da Giovanni Paolo II e da Helmut Kohl. È un progetto rimasto incompiuto e che dobbiamo completare con i valori cristiani e l’unità politica dell’Europa. Mi auguro che il nostro candidato Jean-Claude Juncker lo porti avanti.
Lei si candiderà alle Europee?
Credo che per un politico dei miei anni sia giusto tirarsi indietro e attenersi a quello che il partito deciderà di fare. Io sono disponibile a dare il mio sostegno, il mio appoggio e se fossi chiamato, non direi di no.