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Ecco le condizioni dei Liberali per la lista Alde

Una lista unitaria con un programma chiaramente liberale e candidature credibili che provengano dallo stesso mondo. Ecco le condizioni del nuovo movimento politico “I Liberali”, che ha presentato ieri il simbolo, per aderire alla lista Alde alle Europee.

La nuova realtà ha seguito fin dall’inizio con interesse la gestazione, piuttosto travagliata, della lista presentata da Guy Verhofstadt. Ma per aderirvi devono essere soddisfatte alcune aspettative, spiega a Formiche.net Edoardo Croci, presidente dei Liberali: “Siamo disponibili a contribuire con le nostre idee e i nostri uomini che rappresentano la storia liberale come Renato Altissimo, Alfredo Biondi, Maurizio Irti, Enrico Musso, Carlo Scognamiglio e Giuliano Urbani. Se divisioni e personalismi non consentissero però di formare una lista unica, allora preferiremmo chiamarci fuori e continuare a lavorare sul nostro progetto”.

Presidente, c’è un problema di persone tra gli aderenti che non vi convincono? Penso per esempio a Bruno Tabacci…
Non poniamo veti personali ma occorre condividere un progetto e un programma autenticamente liberale. L’ombrello della lista Alde può essere l’occasione per affermare i nostri valori alle Europee. Se porta a disperderli, ne facciamo a meno. Non siamo nati per queste elezioni ma per ricostruire la nuova forza liberale in Italia.

A che punto siete?
Siamo nati solo poche settimane fa, abbiamo lanciato le piattaforme social dove abbiamo avuto oltre mille adesioni e tra pochi giorni lanceremo il sito che non sarà un contenitore di comunicati stampa ma un luogo di elaborazione di idee.

Vi presenterete alle Politiche?
Stiamo lavorando per essere pronti per quell’appuntamento. Di fatto stiamo costruendo un programma di governo alternativo, basato soprattutto sul dimezzamento del peso dello Stato nella società e nell’economia dove oggi supera il 50%.

Non c’è un serio problema di frazionamento della galassia liberale e moderata? Sono 13 le sigle che originariamente hanno aderito alla lista Alde…
Il mondo liberale si è frazionato nel tempo e si è legato a movimenti personalistici. Così non si va da nessuna parte. Ma se l’ombrello dell’Alde a livello europeo può avere senso, non crediamo che in Italia aggregare dall’alto i singoli movimenti sia la soluzione giusta, fallirebbe come tutti i tentativi precedenti. Bisogna movimentare le persone dal basso, coinvolgerle con un programma credibile e dei “testimonial” rilevanti. Il nostro è un progetto possibile e necessario per il Paese.



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