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Squinzi, Moretti e Cottarelli, Renzi contro tutti?

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Luna di miele finita? Mentre l’Economist lo descrive come un «giocatore d’azzardo che va di fretta», Matteo Renzi incassa in un solo giorno le critiche di Giorgio Squinzi e Mauro Moretti da molti considerati tra i suoi «sponsor».

Qui Confindustria Parlando da Bruxelles Renzi assicura che non c’è alcun conflitto con l’Ue né forme di sudditanza da parte dell’Italia. Ma il numero uno degli industriali Squinzi interviene e racconta che l’incontro con Angela Merkel a Berlino è stato meno idilliaco di quanto descritto dal premier (Rai News). Poi parla della possibilità di trasferire le proprie imprese in Svizzera: «Se per la sede a Milano devo aspettare anni, perché no?» (La Stampa). Su Repubblica Goffredo De Marchis racconta l’ira di Renzi: «Invece di ringraziarmi mi attacca».

Qui Moretti Nei giorni del totoministri il nome dell’ad di Ferrovie dello Stato è stato spesso indicato tra i papabili per posto al governo. Ieri si è scagliato contro il premier che è pronto a tagliare gli stipendi dei manager pubblici: «Se lo fa molti se ne andranno. Io guadagno 850mila euro il mio omologo tedesco tre volte e mezza» (Repubblica). Ma Renzi non è disposto a fare passi indietro: «Non rinuncio a questa battaglia, Moretti si adeguerà».
Letture
*La crisi ha ingrassato gli stipendi dei manager pubblici (Huffington Post)

Renzi «taglia» Cottarelli Da Bruxelles il premier spiega di non essere d’accordo con alcune delle misure ipotizzate dal commissario alla spending review, soprattutto sulle pensioni (La Stampa).

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