Nutrire il pianeta è diventata oggi una necessità per gli enti di ricerca e non solo. In questa direzione si muove l’accordo quadro siglato da Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), e Cosimo Lacirignola, direttore dell’Istituto agronomico mediterraneo di Bari (Iamb) del Ciheam (Centre International de hautes elude agronomiques méditerranéennes) per un’industria agroalimentare sostenibile nel Mediterraneo.
I PROGETTI DI CNR E IAMB
La collaborazione tra Cnr e Iamb porterà alla creazione di progetti di ricerca, divulgazione scientifica e iniziative anche per l’expo 2015, favorendo lo sviluppo sostenibile di un settore fondamentale per l’economia del Mediterraneo. La ricerca scientifica si concentrerà proprio sulla sostenibilità in agricoltura e alimentazione, gestione del suolo e delle risorse idriche, sviluppo rurale e colture frutticole. “La filiera del cibo è un esempio di grande interdisciplinarità”, afferma Luigi Nicolais, “che pertanto necessita della collaborazione di diversi comparti, ciascuno con le proprie conoscenze”.
DALLO SPRECO DI RISORSE ALLO SPRECO DI CONOSCENZE
“Bisogna intervenire non solo sullo spreco di risorse ma anche sullo spreco di conoscenze”, sostiene Cosimo Lacirignola il quale ha più volte espresso la necessità di adattare la conoscenza al bisogno riducendo il gap che separa il Nord dal Sud. “La sicurezza alimentare è un tema importante che questo accordo vuole affrontare in termini di “security” e di autosufficienza. Nel 2050 saremo 9 miliardi di persone, la produttività sostenibile è dunque una priorità”.
LE INIZIATIVE PER L’EXPO 2015
Per quanto riguarda le iniziative previste per l’Expo 2015, anche queste vedranno la stretta collaborazione tra Cnr e Iamb. “Il progetto sulla dieta mediterranea, sarà uno degli eventi organizzati per l’esposizione in programma da maggio a Milano” spiega Francesco Loreto, direttore del Dipartimento di scienze bio-agroalimentari. All’expo il Cnr, in qualità di consulente scientifico, sarà presente anche con 24 eventi nel Padiglione Italia.
“La convenzione firmata con il Cnr rappresenta la volontà di traghettare l’Europa verso l’Africa. Il Mediterraneo non deve essere inteso come frattura ma come ponte tra Europa e Africa” conclude Lacirignola.