Non ci sarà Matteo Renzi ma i militanti del partito al centro della campagna del Pd per le Europee. Chiara, Alex, Claudia, Mario e Gianna sono i volti che campeggeranno sui manifesti, realizzati dall’agenzia Proforma, presentati oggi a Largo del Nazareno.
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“Sarebbe stato molto più semplice mettere Renzi come protagonista – fa notare il responsabile della comunicazione Francesco Nicodemo – ma abbiamo scelto i cittadini perché dobbiamo diminuire lo spread tra le loro aspettative e la risposta della politica, perché è per loro che dobbiamo fare le cose, non perché ce lo chiede l’Europa”.
L’ispirazione è made in Matteo: nella sua mozione congressuale, il segretario democrat scriveva infatti: “Basta con il ‘ce lo chiede l’Europa’, iniziamo a dire cosa chiediamo noi all’Europa”.
Ed ecco che i cinque testimonial della campagna, reclutati su Facebook, si fanno portatori di cinque richieste di cui il Pd diventa il garante in vista del voto del 25 maggio.
Per questo, l’Europa ha bisogno di “cambiare verso”, come recita lo slogan finale.
Come per la campagna delle primarie, anche per le Europee, sarà possibile personalizzare il proprio manifesto e condividerlo sui social network. “E se ci saranno risultati ironici tanto meglio – spiega Nicodemo – aumenteranno la viralizzazione del messaggio”.
Una campagna all’insegna della spending review quella del Pd. Il costo, ha spiegato il tesoriere Francesco Bonifazi, sarà “un quarto” di quello del 2009, che fu di 13 milioni di euro. Il Pd dovrebbe spendere quindi un po’ più di 3 milioni di euro. Tutto sarà comunque rendicontato on line, assicurano.
