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UNA LUNGA SETTIMANA AL GOVERNO
Le parole di Berlusconi fanno notizia, e così Renzi sceglie il silenzio, mentre il ministro Boschi chiarisce che le riforme procedono anche senza Forza Italia.
Agenda (e incontri) Oggi Renzi riceve Padoan e Cottarelli. Domani il Def, mercoledì il premier al Vinitaly, giovedì la decisione su Berlusconi. Il Messaggero dà per “vicino” un nuovo incontro Renzi-Berlusconi.
Tutti gli occhi sul Def Domani il governo pubblica il Documento di economia e finanza. Fonti governative hanno detto che non ci sarà alcun sforamento del deficit: 2,5-2,6% nel 2014, 1,8% nel 2015. Taglio Irap del 5% da luglio e del 10% dal 2015. Ma nel 2013 cresce ancora la spesa pubblica, e non bastano i pagamenti della P.a. alle imprese a spiegare il dato, dice il Sole.
Siamo ricchi! Vendute ieri le prime due auto blu: due Alfa Romeo, due Lancia, due Bmw: incassati circa 57 mila euro.
E si taglia Il Corriere apre sui tagli in due tempi intervistando il viceministro Morando, dalla motorizzazione ai consorzi. Repubblica si concentra sul miliardo di sprechi per gli immobili di stato. La Stampa annuncia la stretta sulle municipalizzate. Renzi scrive una lettera al Messaggero: anche in Europa c’è bisogno della spending review. “Nessuno può fare lo splendido”. Il Ft annota la scelta parlamentare (e meno spedita) del premier sul Jobs act.
Giovedì Il tribunale di Milano deciderà se affidare Berlusconi ai servizi sociali o fargli scontare la pena della sentenza Mediaset agli arresti domiciliari.
Al voto! Ieri i partiti hanno depositato i simboli per le europee (Il Post). Il Pd candida Tardelli.
Qua Lega Salvini fa la voce grossa e chiede la liberazione dei secessionisti veneti. Intervistato dal Tempo sfata il mito: “Amo Roma, Totti e il cacio e pepe”. Maroni ha annunciato che nel 2018 non si ricandiderà.