Skip to main content

Mozilla e la libertà a intermittenza nella Silicon Valley

“Il ragazzo, che ha avuto il coraggio di esprimere i suoi diritti contenuti nel primo emendamento e sostenere la Proposizione 8 in California con la donazione di mille dollari, è stato vittima di alcuni attivisti gay”. Così inizia l’articolo in difesa dell’ex direttore di Mozilla, Brendan EichLa persecuzione dell’eretico” del giornalista repubblicano (e gay) Andrew Sullivan su The Dish. Sullivan, influente cronista, solidarizza con Eich lasciando un punto interrogativo sulla libertà di pensiero e i diritti civili nella Silicon Valley.

IL PECCATO DI EICH
Eich è stato licenziato dopo 11 giorni dalla nomina come direttore di Mozilla. perché nel 2008 aveva donato mille dollari alla piattaforma Proposizione 8 a favore dell’abolizione dei matrimoni gay in California. La rabbia di una coppia omosessuale sposata ha scatenato le polemiche. I due sono sviluppatori dell’app Wikipedia Mobile, fondatori dell’azienda Rarebit, e hanno proposto un boicottaggio dell’azienda di Eich per chiederne le dimissioni. Anche in Italia alcuni siti hanno pubblicato l’appello: “Manda a casa il ceo omofobo”.

COME I BULLI ANTI-GAY
L’intero episodio mi fa schifo. Come dovrebbe disgustare chiunque sia interessato a una società tollerante e variegata. Se questo è il movimento dei diritti gay oggi – perseguitare i nostri avversari con un fanatismo simile a quello della destra religiosa – non contate su di me. Se siamo sulla linea di intimidire la libertà di parola degli altri, noi non siamo meglio dei bulli anti-gay che sono venuti prima di noi”, ha scritto Sullivan. Qui potete leggere le risposte di Sullivan ai lettori che hanno contestato il suo articolo.

CONSERVATORE? NON DIRLO A NESSUNO
Sul New York Times, invece, Nick Bilton e Noam Cohen si chiedono come le idee personali possono influire sul lavoro e se, alla luce di questa vicenda, alla Silicon Valley sia vietato essere conservatori. “Nella Silicon Valley, dove capricci personali e anche personalità antisociali sono tollerati se si stanno costruendo nuovi prodotti facendo soldi, un punto di vista socialmente conservatore è un tratto che devi tenere per te stesso”, hanno scritto. In un articolo pubblicato su Quartz, Yitz Jordan spiega perché chiedendo le dimissioni a Eich Mozilla ha solo peggiorato la situazione.

DIVERSITÀ SELETTIVA
“Se da un lato è opportuno ricordare che Mozilla, a differenza di Google o Facebook, non è un’azienda, ma un’organizzazione non profit nata negli anni Novanta per promuovere il libero accesso alla rete, dall’altro, l’episodio è specchio di un corto circuito nel mondo della tecnologia, da sempre caratterizzato da una strana miscela di cultura libertaria e capitalismo neoliberista”, ha spiegato Serena Danna oggi sul Corriere della Sera. È vero che Mozilla ha insistito nel sostenere che crede “nella diversità e nella libertà di parola”, ma dopo avere voltato le spalle a Eich sembra che quella libertà selettiva escluda i conservatori.



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter