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DEF Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Documento di economia e finanza. Prevista una crescita dello 0,8% quest’anno (in ribasso rispetto alle stime precedenti) e dell’1,3% il prossimo. Confermato il taglio di 10 miliardi del cuneo fiscale (Irpef) e gli 80 euro in busta paga per i redditi inferiori a 25mila euro (Sole).
Lettura Il testo del Def (Corriere).
Spending review Le coperture per il 2014 verranno per 4,5 miliardi dalla spending review e per 2,2 dall’aumento del gettito Iva con il pagamento dei debiti da parte della pubblica amministrazione e dall’aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote Bankitalia. “Pagheranno le banche”, ha commentato Renzi. Protesta l’Abi. Confermato il taglio degli stipendi dei manager pubblici: avrà un impatto di 350-400 milioni (Stampa).
Privatizzazioni L’esecutivo punta a recuperare nuove risorse grazie alle privatizzazioni che porteranno nelle casso dello Stato dai 40 a 48 miliardi di euro fino al 2017, destinati all’abbattimento del debito (Repubblica).
Modello Marchionne Previsto anche un rafforzamento della contrattazione decentrata, sul modello delle riforme fatte da Schröder in Germania nel 2003 (Foglio).
Un messaggio per tutti In Europa “arriviamo con i compiti fatti e con le riforme avviate ed è una cosa che interessa tutti i paesi dell’Unione europea”, ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
Commenti Il premier occupa tutti gli spazi: sinistra, destra e “indignati”, scrive Fabio Martini sulla Stampa. Def denso di zone d’ombra ma sufficientemente credibile sul piano numerico e condivisibile sul piano politico, annota Giannini su Repubblica. “Ci voleva più coraggio”, commenta l’Unità. Per il Sole 24 Ore il Def è un “passo avanti, da verificare”.
Il dubbio I conti per finaziare quest’anno la manovra fiscale non sono affatto così certi, scrive Fubini su Rep.
Lavoro Scendono le domande di disoccupazione in Italia. -4,7 per cento a febbraio.
L’AFFONDO DEL FONDO Si allontana il rischio recessione, dice il Fondo monetario internazionale, soprattutto per i paesi più ricchi. La crescita globale è ancora lenta, però, e l’Eurozona non è uscita dal rischio deflazione (Ft, Sole)
L’Italia cresce, ma non basta In Italia la ripresa è in corso ma il “potenziale di crescita resta basso”, dice l’Fmi.
Letture
* Le previsioni del Fondo in 5 punti (Ft).
* Se il Fondo affonda l’Italia (Foglio).