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Bomba immigrati in arrivo sul governo Renzi

Matteo Salvini ha deciso di farne una bandiera elettorale (insieme all’uscita dall’euro), presentando subito la proposta di sospendere l’operazione «Mare Nostrum», «perché i cittadini italiani finiscono per finanziare gli scafisti e l’invasione delle nostre coste» da parte degli immigrati, il cui numero aumenta ogni giorno.

Dall’inizio di gennaio ad oggi ne sono arrivati 22 mila, più di 5 mila al mese, quasi 200 al giorno. L’operazione Mare Nostrum, con la quale la nostra Marina militare si è impegnata a portare soccorso (anche fuori delle acque territoriale) ai disperati ammassati sui barconi della speranza (ma anche di troppe tragedie), ci costa 300 mila euro al giorno, quasi 10 milioni di euro al mese. Il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, suggerisce una soluzione opposta (ma ugualmente ragionevole): varare un «Mare Nostrum 2» che garantisca ai profughi in arrivo un’accoglienza migliore di quella riservata loro fino ad oggi, in centri che esplodono e che non sono in grado di garantire loro condizioni (sia pure temporanee) di vita decente.

Dopo Lampedusa, anche Pozzallo e Augusta (dove le unità militari sbarcano adesso emigranti e profughi politici) non sono attrezzate in modo adeguato. Occorre utilizzare le caserme, gli alberghi e quant’altro per fronteggiare un’emergenza che è destinata a crescere in modo esponenziale. Pare che sulle coste libiche ci siano centinaia di migliaia di poveri cristi che attendono di imbarcarsi. C’è chi propone di rivolgere un appello all’Europa perché ci dia una mano, ma l’atteggiamento dei burocrati di Bruxelles non lascia prevedere una risposta positiva. E allora? Allora è indispensabile che la politica italiana trovi una risposta concreta per risolvere un problema che rischia di esplodere, e che non riguarda soltanto la Sicilia (dove avvengono gli approdi) ma l’Italia intera.

Oltre al costo vivo delle operazioni, c’è da calcolare l’impatto sociale (in un Paese come il nostro dove i poveri stanno diventando milioni, e i disoccupati hanno raggiunto livelli record) di decine di migliaia di disperati disposti a mettersi sul mercato per un tozzo di pane. Non c’è tempo da perdere. Per Renzi è un’altra gatta da pelare. Con assoluta urgenza.

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