Alla fine il tanto atteso decreto per gli sgravi Irpef è stato inviato al Quirinale con qualche ritardo di troppo. Spulciando i dettagli, si potrà vedere se e quanto degli annunci del premier Matteo Renzi saranno stati rispettati. Restano comunque, al di là delle ottime intenzioni, seppure un po’ elettoralistiche in particolare per il bonus Irpef, le perplessità sul reale impatto pro crescita delle misure.
Il governo, e in particolare il ministero dell’Economia, conta molto sugli effetti del pagamento ulteriore dei debiti della pubblica amministrazione alle aziende private. Ma sul decreto pende anche la “sentenza” con cui la Commissione europea giudicherà la decisione dell’esecutivo di prorogare di un anno il pareggio di bilancio: dal 2015 al 2016; una decisione passata sotto traccia per lo più, dopo le genuflessioni europeistiche davanti ad Angela Merkel. Ma sulla scelta del governo italiano Bruxelles si esprimerà solo nei primi giorni di giugno, dopo le elezioni Europee del 25 maggio.
Ecco di seguito lo schema definitivo del decreto che il governo ha inviato al Quirinale: