La cronaca è maestra. Per comprendere e anticipare le mosse del premier Matteo Renzi, più che piluccare dichiarazioni di politici renziani e retroscena dei renziani in pectore che pullulano in molte redazioni, è opportuno seguire i cinguettii del finanziere Davide Serra e gli articoli di Alberto Statera.
Dai tweet del fondatore del fondo Algebris, infatti, in tempi non sospetti, si potevano arguire le azioni successive del segretario del Pd divenuto premier: il finanziere di stanza a Londra, e con il cuore a Firenze che batte per l’ex sindaco, aveva auspicato alcune decisioni fiscali che poi il premier ha tradotto in decreto, come il bonus Irpef per cercare di rilanciare i consumi, il taglietto dell’Irap coperto dall’aumento delle aliquote sulle rendite finanziarie (rendite finanziarie?, pure gli interessi sui depositi bancari sono rendite?, bah).
Per chi non è su Twitter, si può concentrare nella lettura degli articoli dell’editorialista di Repubblica, Alberto Statera. Il giornalista di lungo corso del quotidiano del gruppo l’Espresso – anche quando gli articoli sono dei veri e propri commenti – si lascia andare ad auspici che si sono rivelati spesso pregni di notizie e di anticipazioni sulle reali volontà del premier. E’ successo, ad esempio, con le nomine ai vertici delle principali aziende partecipate dal Tesoro. In un memorabile pezzone, Statera descrisse quel rullo compressore di nome Matteo Renzi, quando ancora era sindaco di Firenze e segretario del Pd – quindi non ancora premier, visto che a Palazzo Chigi governava Enrico Letta – intento di notte a studiare curricula di manager da piazzare ai vertici delle società per azioni partecipate o controllate dal ministero dell’Economia.
Un pezzo profetico, quello di Statera, visti gli sviluppi e le recenti nomine ai vertici di Eni, Enel, Finmeccanica, Poste e Terna. Oggi Statera, sull’inserto del lunedì Affari&Finanza di Repubblica, nella sua tradizionale e commentosa rubrica “Oltre il giardino”, auspica einaudianamente la rottamazione dei prefetti. Un appello che, visti i precedenti, ha il sapore della notizia.
Sarà Matteo Renzi a svelare se è stato un appello personale o un articolo denso di notizie.