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Così finisce il monocolore Renzi

Matteo Renzi sta passando da un governo monocolore a uno di coalizione. Ecco il nuovo patto sul Senato visto da un costituzionalista esperto come Francesco D’Onofrio, membro della commissione di saggi sulle riforme del governo Letta e professore emerito della Sapienza.

UN MUTAMENTO RADICALE

“C’è un mutamento radicale nel comportamento del presidente del Consiglio. Il Renzi segretario del Pd e trionfatore delle primarie ha stretto un accordo sulle riforme con Berlusconi. Il Renzi premier scende a patti con il suo partito e i suoi alleati di governo sul Senato”, spiega.

L’ITALICUM “CAMBIA VERSO”

Il “rullo compressore” dunque sta lasciando posto alla flessibilità e ciò avrà dirette conseguenze sulle riforme, in particolare sulla legge elettorale, fa notare il giurista: “Renzi ha avuto il merito di pensare tutte e tre insieme le riforme (Senato, legge elettorale, titolo V, ndr). Oggi la soluzione di compromesso sul Senato raggiunta non è compatibile con la legge elettorale figlia dell’accordo con Berlusconi. Essa non sarà accettata dall’attuale maggioranza di governo con cui Renzi ha mediato oggi”. Ecco perché, secondo D’Onofrio, la strada delle riforme è ancora lunga e tutta da (ri)scrivere. Magari alla luce dei risultati delle Europee.



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