“Italia: aumenta la fiducia dei consumatori”, è il titoletto che i macroeconomisti del dicastero retto da Piercarlo Padoan dedicato all’economia italiana. In aprile l’indicatore composito sulla fiducia delle imprese – ricordano – è sceso (88,8 da 89,5) per effetto del peggioramento di fiducia nelle costruzioni (74,8 da 75,6) e nei servizi di mercato (91,4 da 92,3), a fronte di miglioramenti nel manifatturiero (99,9 da 99,3) e nel commercio (98,0 da 94,5). “Diversamente – si lege nella nota congiunturale – la fiducia dei consumatori è aumentata sensibilmente (105,4 da 101,9, ai massimi dall’inizio del 2010), riflettendo progressi significativi nelle componenti relative al clima economico ed alle aspettative. Gli hard data segnalano invece un atteggiamento ancora prudente dal lato degli acquisti, come mostrato dalla flessione delle vendite al dettaglio in febbraio (-0,2% m/m, -0,4% t/t negli ultimi tre mesi)”.
LA SINTESI SULL’ITALIA
“Riassumendo, la debolezza dei consumi continua ad incidere negativamente sul quadro macroeconomico. Con riferimento alle prospettive, segnali positivi vengono dal mercato del lavoro e dal clima di fiducia dei consumatori”, si legge nella periodica nota congiunturale degli economisti del Tesoro.
EUROPA FLACCIDA
“Area dell’euro: si stabilizza il ciclo economico”, è il titolo che i macroeconomisti del Tesoro dedicato all’Europa. “In aprile l’indicatore ciclico coincidente €-coin è rimasto sostanzialmente invariato sul mese precedente (0,39 da 0,38 in marzo). Segnali di indebolimento del ciclo vengono invece dalle survey della Commissione europea che hanno registrato una lieve flessione sia dell’Economic Sentiment Indicator (102,0 da 102,5 in marzo) sia del Business Climate Indicator (0,27 da 0,40 in marzo)”. Con riferimento alle principali economie – sottolinea la nota congiunturale – in Germania in marzo le vendite al dettaglio sono diminuite (-0,6% m/m); in Francia i consumi sono aumentati (0,4% m/m), ma il trimestre chiude con un’ampia flessione (-1,2% t/t nel 1T14).
CONCLUSIONI SULL’EUROPA
In sintesi, le indagini congiunturali di aprile segnalano un lieve indebolimento della congiuntura economica. Segnali di stabilizzazione vengono tuttavia dal credito all’economia.
CHE SUCCEDE NEGLI USA
“Resto del mondo: gli Stati Uniti rallentano più del previsto”, è il titolo che i macroeconomisti del dicastero di via Venti Settembre dedicano alle economie extra europee. “Secondo la stima preliminare nel 1T14 la crescita economica negli Stati Uniti si è sostanzialmente arrestata (0,1% t/t annualizzato, da 2,6% t/t nel 4T13)”. Il dato – rimarcano i macroeconomisti del Tesoro – è significativamente inferiore alle attese ma su di esso hanno inciso in misura non piccola le condizioni climatiche averse”. Segnali positivi sul ciclo vengono dal PMI manifatturiero dell’area di Chicago che in aprile è aumentato (63,0 da 55,9 in marzo), oltre le attese, e dalle abitazioni in attesa di vendita che in marzo sono aumentate (3,4% m/m) per la prima volta in nove mesi.