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Trovare un mutuo conveniente, i giovani si rivolgono alle famiglie

Secondo uno studio di Halifax il 63% dei giovani inglesi per acquistare la prima casa o chiedere un mutuo si rivolge ai genitori per avere aiuto con l’anticipo

Quanti salti mortali deve fare una coppia giovane che magari non può offrire alla banca un contratto di lavoro a tempo indeterminato per riuscire a garantirsi del credito? Moltissimi e a volte anche senza successo, proprio a causa dell’instabilità contrattuale. Cosa servirà quindi trovare un mutuo sulla casa conveniente se non ci verrà erogato? In questi casi proporre alla banca un garante può funzionare, oppure si può tentare l’accesso ai fondi di solidarietà e garanzia pensati proprio per i giovani, come il Fondo di Garanzia Under 35. Per maggiori informazioni, sul web è molto semplice reperire guide e articoli attraverso cui informarsi sul Fondo di garanzia Under 35, analizzando vantaggi e aspetti burocratici.

Nonostante questa possibilità offerta dal Governo di accedere a mutui a tassi agevolati, sembra che per ora poche banche abbiano sottoscritto la convenzione, come si può leggere in questo articolo di Altroconsumo, la celebre Associazione dei Consumatori. A queste soluzioni esiste però anche un’alternativa: in inglese si parla della cosiddetta Bank of Mum and Dad, su cui, secondo Halifax, società specializzata in mutui, si fonderebbe il mercato delle prime case in Gran Bretagna.

Un nuovo studio, infatti, rivela che due terzi degli acquisti di immobili fatti da persone tra i 20 e i 45 anni sono effettuati grazie al contributo finanziario dei genitori. L’indagine di Halifax, società specializzata in mutui, copre gli anni dal 2012 a oggi e conferma che l’aumento dei prezzi delle case e la difficoltà nelle erogazioni dei mutui da parte delle banche costringono la maggior parte dei giovani (ben il 63%) a rivolgersi ai genitori per poter acquistare la loro prima casa.

E questo vale anche per il quel 60% dei giovani inglesi attualmente in affitto che prevedono di chiedere il supporto dei propri genitori per fare il salto nel mercato dei mutui e delle prime case. Il deposito iniziale necessario per acquistare una casa è ora di circa 31mila sterline in media: una cifra irraggiungibile per molti giovani inglesi; è probabile comunque che la statistica valga anche, se non di più, per i giovani italiani.

«Per molti acquirenti, il sostegno dei genitori è il primo fondamentale passo per diventare proprietari di un immobile – commenta Craig McKinlay, Responsabile dei mutui di Halifax – Sta diventando un’aspettativa per tutti i genitori, non solo per i ricchi, e questo li mette in una posizione molto difficile». I genitori che, infatti, secondo lo studio, mettono a repentaglio la propria sicurezza finanziaria per aiutare i figli sono molti: il 27% attinge ai risparmi mentre il 10% decide di dare una “eredità anticipata”.

Ci sono però anche genitori che vendono la propria casa, trasferendosi in un appartamento più piccolo, per riuscire a fornire ai figli la liquidità necessaria a pagare l’anticipo o per iniziare a pagare le rate del mutuo. Resta il fatto che comunque quattro genitori su dieci siano preoccupati per le proprie finanze e il 90% non si aspetta che i figli possano restituire in futuro il prestito ricevuto.

La situazione in Gran Gretagna appare critica per quello che riguarda i prezzi delle abitazioni che, in media, crescono del 10% annuo nelle grandi città come Londra. Il timore è quello che si stia formando una bolla immobiliare destinata a esplodere portando pesanti conseguenze sull’economia inglese; anche la Banca d’Inghilterra si è dichiarata pronta a intervenire a breve per tentare di limitare i prezzi sul mercato immobiliare: si teme infatti il crearsi di una situazione parellela a quella che ha causato la crisi del 2011.



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