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Tutto sui casi Dell’Utri e Scajola

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PALAZZO (DI GIUSTIZIA)
Dell’Utri La Corte di Cassazione ha confermato ieri sera la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Si chiude così una storia processuale lunga vent’anni. Già emesso l’ordine di carcerazione, ma Dell’Utri è ancora in Libano, piantonato all’ospedale (ANSA). Secondo il procuratore generale, l’ex parlamentare aveva un ruolo di “mediatore nel patto di protezione personale e delle sue attività, “siglato” nel 1974 da Silvio Berlusconi”. Si attende la sentenza per capire il ruolo dell’ex presidente del Consiglio.

Scajola L’ex ministro, in carcere, ha scelto di non rispondere al giudice. È stata trovata in casa sua una lettera dell’ex presidente libanese Gemayel, che prometteva protezione a Amedeo Matacena. Da Dubai, Matacena si dice dispiaciuto per Scajola, con cui ha un “rapporto di amicizia dal 1994″. Il pm Giuseppe Lombardo intervistato da Libero dice che l’arresto non è eccessivo, in virtù del ruolo politico. “Ho la sensazione che esista una struttura stabile per aiutare latitanti. Stiamo cercando il denaro”, aggiunge.



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