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Garanzia Giovani, ecco le regioni che fanno melina sull’attuazione del piano

Quello della “Garanzia Giovani” è stato un giorno atteso con trepidazione, quello di una promessa in dirittura di arrivo, per onorare la quale non a caso è stato scelto il primo di maggio, in cui ricorre la festa del lavoro. Un lavoro che manca, una piaga dolente che sembra non volersi chiudere, forse a causa di una diagnosi sbagliata, fatta di innumerevoli propositi ma di esigui risultati.

E in un saliscendi di emozioni, stati d’animo e speranze, lo scorso giovedì si sono contate migliaia di iscrizioni al portale Nazionale di Garanzia Giovani, ben 4914 click in un solo giorno, tutti lanciati nell’incertezza che si tratti dell’ennesimo fallimento, di un ulteriore illusorio impegno, dell’ultimo disincanto.

LA YOUTHGUARANTEE

Da circa un anno le istituzioni sponsorizzano la Youthguarantee, definendola un nuovo ed efficace approccio alla disoccupazione giovanile attraverso la garanzia di un’offerta lavorativa valida entro quattro mesi dalla fine degli studi o dall’inizio dello stato di disoccupazione, per tutti coloro che abbiano un’età compresa tra i 15 e i 29 anni. Nonostante l’apparente chiarezza iniziale, la fotografia scattata allo stato attuale appare poco nitida, sfuocata, disordinata, poco omogenea. Infatti, facendo una dettagliata analisi dello stato dell’arte della materia, si individuerebbero tante contraddizioni e complessità.

LO STUDIO DI ADAPT

Anticipando i tempi, all’alba dell’atteso primo maggio, ADAPT, l’Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del Lavoro e sulle Relazioni Industriali, ha passato in rassegna gli aspetti salienti del programma, estendendo lo sguardo a livello Nazionale, e focalizzandosi sulla stesura di una ricognizione dei servizi offerti a livello Regionale per l’attuazione del Piano.

LA SITUAZIONE DELLE REGIONI

Così, a un attento studio, si sono susseguite innumerevoli criticità che lasciano spazio a tutt’altro che speranza. Infatti, la situazione nelle singole Regioni della Penisola appare disomogenea, presentando difficoltà sia sul versante sostanziale che informativo, poiché solo per pochissime sono disponibili tanto le delibere di approvazione della Convenzione con il Ministero quanto il Piano di attuazione., documenti indispensabili per dare avvio al programma di Garanzia Giovani.

Nello specifico, le uniche Regioni a risultare “adeguatamente equipaggiate” sono state l’Emilia Romagna, Valle D’Aosta, Sardegna, Lazio e Veneto, mentre per l’Umbria, la Sicilia, la Campania, la Puglia e il Friuli Venezia Giulia risultano tante parole spese bene, e rassicurazioni da parte delle istituzioni ad un’imminente firma. Lascia tutti perplessi la mancanza di una congrua documentazione in Lombardia e Piemonte, le uniche due Regioni sempre in prima fila per cercare di combattere la grave crisi occupazionale giovanile.

QUALCHE DATO

Di seguito si propone una tabella dalla quale poter evincere la situazione di ogni Regione Italiana, specificando per ognuna il tasso di disoccupazione giovanile, i fondi messi a disposizione per l’attuazione del piano Garanzia Giovani, e, per ultimo lo stato di attuazione del piano GG.

garanzia giovani

Sono passati ben sette giorni ma la situazione sembra non essere cambiata. Forse è un po’ prematuro parlare di fallimento, ma certamente non è sbagliato affermare che non ci siamo incanalati nella giusta strada che possa condurre all’uscita di un tunnel chiamato crisi.


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