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Debito pubblico, i numeri che Renzi purtroppo snobba

Secondo gli ultimi dati comunicati da Bankitalia, abbiamo toccato il nuovo massimo storico del debito pubblico a 2.120 miliardi di euro dai 2.107,2 miliardi accertati a febbraio.

Renzi continua a garantire la nostra capacità di tenuta del demenziale rapporto del 3% Debito/PIL, ma se il PIL non cresce e il debito globale aumenta, vogliamo ammettere che c’è qualcosa che non funziona nell’assurdo meccanismo impostoci da regolamenti comunitari  illegittimi che sono serviti, almeno sin qui, solo alla Germania di frau Merkel?

Diciamo: No al fiscal compact e chiediamo un referendum consultivo per chiedere agli italiani la risposta al lucido trilemma del prof. Paolo Savona:

1. Vuoi stare nell’euro con le conseguenze sotto i tuoi occhi o affrontare il costo dell’uscita?

2. Vuoi continuare ad aumentare il debito pubblico per stare meglio o tagliare la spesa pubblica accettando le conseguenze?

3. Vuoi rimborsare il debito pubblico cedendo il patrimonio statale o pagando più tasse per rimborsarlo?

Considerato che il giovane Renzi è più abile nelle quotidiane comparsate televisive che nelle decisioni concrete di governo e che il vecchio Cavaliere lo hanno dimezzato i poteri dominanti dell’UE, con il concorso decisivo di quelli istituzionali più forti dell’Italia, solo gli elettori, cui appartiene la sovranità popolare da troppo tempo calpestata, hanno il diritto-dovere di fornire le più opportune risposte.

E, credo, che lo faranno già con il voto alle europee di Maggio.

Ettore Bonalberti

www.lademocraziacristiana.it

www.insiemeweb.net

www.don-chisciotte.net

 



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