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Nigeria, droni a caccia delle ragazze sequestrate

Droni, satelliti e intercettazioni dei servizi di intelligence. Con questi strumenti forniti dai servizi segreti americani è cominciata la ricerca delle 200 bambine sequestrate in Nigeria dal gruppo terroristico islamico Boko Haram. La notizia è stata confermata dall’ambasciatore americano in Nigeria, James Entwistle.

I MEZZI AMERICANI
Secondo il quotidiano locale This Day, sono stati avviati colloqui tra Entwistle e il governo nigeriano per decidere con quali mezzi saranno cercate le ragazze sequestrate lo scorso 14 aprile in una scuola di Chibok a Borno.

L’USO DEI DRONI
Il diplomatico ha partecipato nella città di Abuya a una riunione con i governatori degli Stati del nord della Nigeria e con l’Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti. Alcune fonti hanno riferito che Entwistle ha messo a disposizione l’uso dei droni negli operativi di ricerca. “Ovviamente non possiamo dare tutti i dettagli perché siamo nel processo di scelta ma nel team ci saranno diverse agenzie americane”, ha detto l’ambasciatore.

IL SOSTEGNO INTERNAZIONALE
Nel 2011, l’ex ambasciatore americano in Nigeria, John Campbell, ha avvertito dalle pagine della rivista Foreign Affairs dell’aumento della pericolosità di Boko Haram. L’obiettivo, secondo il diplomatico, “va dalla liberazione dei simpatizzanti in carcere fino al rafforzamento della sharia in alcune zone, oltre alla distruzione dello Stato attuale per sostituirlo con uno Stato islamico”.

Ecco l’ultimo video diffuso da Boko Haram



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