L’Agenzia svedese per lo sviluppo internazionale (Swedish International Development Cooperation Agency – Sida) ha annunciato un progetto co-finanziato da H&M per promuovere all’interno dell’industria tessile di Africa e Asia il modello ‘sociale’ del colosso del fast fashion, con l’obiettivo di dare impulso all’occupazione, allo sviluppo sostenibile e al rispetto dei diritti umani in queste aree in via di sviluppo.
In particolare, H&M si è posta come missione quella di presentare il volto di una società socialmente responsabile, nel quale i produttori offrano ai propri lavoratori condizioni di lavoro e salari dignitosi. L’obiettivo dichiarato del gruppo è quello di ottenere un salario per 850.000 lavoratori nel 2018.
“Con il nostro modello svedese – ha spiegato il direttore generale H&M, Karl-Johan Persson – possiamo impostare un dialogo con i diversi attori che si occupano dei diritti dei lavoratori, un prerequisito per la stabilità e per il nostro insediamento qui a lungo termine”.
“Oggi stiamo assistendo a una forte crescita di interesse da parte delle aziende verso l’Africa – ha detto il direttore generale della Sida Charlotte Petri Gornitzka – e portiamo con noi l’esperienza accumulata in Asia per contribuire ad uno sviluppo sostenibile ed equilibrato dei nuovi emergenti”.
Una collaborazione di questo tipo, insieme con l’Organizzazione internazionale del lavoro, è già stata avviata in Bangladesh e Cambogia, e Sida e H&M hanno detto di voler estenderla a Paesi come l’Etiopia e la Birmania.