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Chi è Roberto Isolani, il manager che guida i carioca di Btg Pactual in Italia

L’avanzata brasiliana sulle banche italiane è iniziata. E porta anche il nome di un italiano, Roberto Isolani, che da Londra conduce le truppe carioche verso Mps, Carige e chissà quale prossima preda, tra gli istituti di credito i cui prezzi sono oggi particolarmente interessanti.

AVANZATA CARIOCA, GENERALE ITALIANO

Questa è la strategia di Btg Pactual, la Goldman Sachs brasiliana creata da André Esteves, il magnate latino nato “per fare i soldi e non per spenderli” (un ritratto di Rossana Miranda di Formiche.net qui): andare a pescare tra occasioni di investimento a sconto. “Dopo essere diventato socio della Fondazione Mps nel patto di sindacato della banca senese assieme alla messicana Fintech Advisory, dopo avere sottoscritto con le Assicurazioni Generali un’esclusiva a trattare per un mese l’acquisto della Banca della Svizzera Italiana, arriva ora l’incursione a sorpresa anche sulla genovese Banca Carige – ha scritto Carlo Festa sul suo blog del Sole24ore – Ora resta da capire se la banca brasiliana, accreditata di una quota attorno al 2% in Carige, discuterà con la Fondazione genovese per crescere nel capitale acquistando altre quote: in modo da diventare socio stabile come già fatto nel caso di Montepaschi”.

CHI E’ ISOLANI

E c’è già chi insinua che l’interesse per l’Italia andrà ben oltre le prime tre mosse. Anche perché dietro a queste operazioni c’è sicuramente lo zampino di Roberto Isolani, romano, ex Ubs, partner di Btg Pactual, per cui è responsabile dei mercati e dei clienti internazionali. Laureato con lode all’Università La Sapienza nel 1989, Isolani è stato per un breve periodo assistente all’Università per poi andare a lavorare in Imi e Cofiri e poi approdare in Ubs.
Nella banca svizzera il manager ha militato per 17 anni, per i primi dieci anni nel reddito fisso nei mercati derivati per poi essere promosso a capo del debito europeo. Nel 2002 era stato poi trasferito in Italia all’investment banking di cui era stato nominato co-responsabile. Cinque anni dopo volava a Londra a capo della divisione. E nell’aprile 2010 Isolani approdava in Btg.

DA UBS A BANCO PACTUAL

Un passaggio non proprio indolore. I legami tra Ubs e Btg Pactual sono intricati: nel 2006 la svizzera aveva comprato Banco Pactual, il broker fondato nel 1983, per 2,6 miliardi di dollari dando vita a Ubs Pactual, la divisione sudamericana del colosso svizzero. Poco dopo, il numero uno Esteves aveva lasciato Pactual e fondato una nuova boutique, Btg. Nel 2009 arriva il colpo di fortuna: Ubs, travolta dalla crisi, deve tagliare e decide di rivendere Pactual a Esteves e soci, che la ricomprano per 2,5 miliardi. E portano via con loro alcuni manager, tra cui il nostro Isolani. Il 2010 è un anno importante anche perché è l’anno in cui avviene il primo reale incontro Italia-Brasile.

EXOR TRA GLI AZIONISTI

Scrive a dicembre 2010 il Sole: “Exor partecipa all’aumento di capitale da 1,8 miliardi di euro effettuato da Btg Pactual, a cui hanno preso parte anche vari fondi sovrani (quelli di Cina, Singapore, Abu Dhabi), il fondo pensione più grande del mondo (Ontario teacher), la famiglia Rothschild, JC Flowers e altri investitori. Le indiscrezioni lasciano intendere che Exor abbia investito una quota minima, intorno ai 25 milioni di dollari, ma questo in fondo cambia poco: la Mediobanca del Sud America è diventata un po’ italiana. Ed Exor è diventata un po’ brasiliana”.

L’ESPANSIONE CONTINUA

Dopo l’aumento di capitale e la ritrovata indipendenza, è un susseguirsi di acquisizioni e la crescita è vertiginosa. Nel 2011, Btg Pactual acquista il 37,64% nel Banco PanAmericano. Nel 2012 Celfin, il maggior broker cileno che opera anche in Perù e Colombia e Bolsa y Renta, leader del brokeraggio in Colombia. E si quota in Borsa, raccogliendo 3,65 miliardi di real (1,2 miliardi di euro) che la rendono una delle maggiori venti società del Bovespa. E nel 2013 si è lanciata nella gestione delle foreste, oltre 716mila ettari, del valore di 3 miliardi di dollari, tra Usa, America latina, Eurpa e Sud Africa, grazie all’acquisizione del portafoglio della divisione Regions Timberland Group della Regions Bank.

L’Italia, in fondo, è solo uno dei pezzi di un affascinante puzzle di investimenti esotici.



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