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Parlamento europeo, le baruffe sul nuovo presidente

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ORIZZONTE EUROPA
Parlamento europeo, i primi scogli sulla rotta della presidenza Non è più così scontata l’elezione di Jean-Claude Juncker, il candidato del Partito popolare europeo, alla guida della Commissione europea (Sole). Nonostante un apparente sostegno trasversale, Juncker affronta una sostanziale opposizione anche da parte dei membri del suo stesso partito (Wsj).

Grande coalizione? “Nessun gruppo politico ha la maggioranza da solo per cui deve essere trovata una larga maggioranza”, ha detto Merkel (FtRepubblica).

Euro Renzi Il premier italiano è arrivato a Bruxelles da vincitore. “La risposta all’euroscetticismo l’abbiamo data alle elezioni. Tutte le discussioni sui nomi vengono dopo l’accordo sulle cose da fare”. Bisogna “cambiare l’Ue per salvarla”, ha detto (Corriere). D’accordo con lui anche Cameron e Hollande. Intanto spunta il nome di Letta per la Commissione.
* Così Renzi deve far valere il suo peso in Europa, dice Claudio Tito.
* Sarà una trattativa lunga e barocca, scrive Europa.

Che fare Simon Nixon sul Wsj scrive che la risposta alla domanda espressa dal voto non è più o meno Europa, ma un’Europa migliore. Adesso.
La risposta ai voti antieuropeisti, ha detto Mario Draghi, “non può essere solo più Europa, ma politiche economiche diverse a livello nazionale e a livello europeo”.
Utopie Le divisioni nell’Ue impediscono la nascita di una Silicon Valley europea (Reuters).



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