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Renzi, Grillo e Salvini al bazar delle alleanze a Strasburgo

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FRATELLI D’ITALIA La vittoria di Renzi ha ormai un respiro europeo. L’avanzata di Juncker alla guida della Commissione europea è ostacolata anche dalla strategia del premier italiano, che chiede un’intesa sui programmi prima di fare nomi. E la proposta di far uscire dal patto di stabilità le spese per gli investimenti (Corriere) apre alla chance di un candidato di compromesso (ma Rep scrive che il nome di Letta è saltato). Le aperture Ue alle proposte italiane e la promozione di Fitch (Il Sole) incorniciano le parole del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “l’Ue è a un bivio, l’Italia fa la differenza” (La StampaRep).
Infine, nel giorno in cui il presidente tedesco Gauck sottolinea come l’Europa abbia bisogno dell’Italia (Internazionale), gli euroscettici volano a Bruxelles e stringono alleanze anti-Europa.

Missione Bruxelles Vertice tra Salvini (Lega), Marine Le Pen (Front National), Wilders (Pvv), e i rappresentanti del Fpoe austriaco e del Vlaams Belang belga per la formazione di un fronte comune di matrice nazionalista, xenofoba, anti-immigrazione ed anti-euro (Ansa). Il tavolo della speranza contro tutto ciò che è unico (cit. Salvini).
Tendenze Ma la crescita dell’estrema destra europea non è una parentesi (Qz).

Alleanza Anti-Europa Grillo fa asse con Farage: “Insieme causeremo guai a Bruxelles”. L’idea è quella di costituire un gruppo apolitico, che blocchi qualsiasi altro passo in direzione dell’integrazione Ue. Memo: deciderà la rete sulle alleanze, ha promesso Grillo (Corriere).



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