Conti pubblici, crescita, debito. Di questo e di molto altro ha parlato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso delle sue Considerazioni finali all’assemblea annuale degli azionisti della Banca centrale.
I CONTI PUBBLICI
“Risultati importanti sono stati ottenuti nell’aggiustamento della finanza pubblica. Il disavanzo e’ al 3% del prodotto, al di sotto della media europea; il surplus primario è il più elevato in Europa, insieme con quello della Germania; siamo vicini al pareggio strutturale dei conti pubblici”. E’ quanto ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali all’assemblea degli azionisti.
VICINI AL PAREGGIO
“Siamo vicini al pareggio strutturale dei conti pubblici – ha aggiunto Visco – le riforme degli anni passati hanno ridotto la pressione esercitata dalle tendenze demografiche sulla spesa pubblica, pressione che resta invece forte in molti altri paesi dell’Unione”.
LA QUESTIONE DEL DEBITO
“La riduzione del rapporto tra debito e prodotto resta la sfida ineludibile per il nostro Paese, la sua velocità dipende dal ritorno a una crescita stabile e sostenuta”. “Crescita economica ed equilibrio del bilancio pubblico non possono che essere perseguiti congiuntamente”, ha aggiunto Visco.
LE PREVISIONI SULLA CRESCITA
“Il 2013 è stato ancora un anno difficile, per l’Europa e per la nostra economia, più di quanto si prevedesse un anno fa. L’uscita dalla recessione è travagliata, la ripresa fragile e incerta. Non mancano, anche da noi, segnali positivi: crescono gli afflussi di capitale, migliora il clima di fiducia dei consumatori, gli ordinativi delle imprese manifatturiere sono in espansione”. Il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finale dell’Assemblea Ordinaria dei Partecipanti, ha anche sottolineato come affinché il miglioramento si consolidi, va messo a frutto quanto è stato finora intrapreso, avanzando con decisione lungo la strada delle riforme e promuovendo la ricerca dell’efficienza, nei servizi pubblici come nell’attività privata. “Siamo anche consapevoli – sottolinea – che alla crescita della produttività, troppo a lungo stagnante, deve accompagnarsi quella domanda, quindi dei redditi delle famiglie, da sostenere con nuove opportunità di lavoro”.
COME FUNZIONANO GLI SGRAVI
“Anche e vi sono segni di miglioramento della fiducia, la necessità di compensare l’erosione dei risparmi accumulati, l’incertezza sulle prospettive dei redditi nel medio e lungo periodo continueranno a gravare sui consumi delle famiglie. Questi potranno trarre beneficio dagli sgravi fiscali di recente approvazione, ma non diventeranno forza trainante di ripresa senza un duraturo aumento dell’occupazione”, ha detto Visco.