Non c’è molto da scrivere, anche perché non mi sembra il caso di scomodare un grande filosofo politico come John Rawls per controbattere a Paolo Becchi.
Ma il paragone, o giochino, come lo definisce Becchi stesso, è talmente assurdo da lasciare sbigottiti.
Un uso strumentale di un piccolo pezzetto scritto da Rawls che può essere usato da destra come da sinistra indistintamente, che può prestarsi a tante interpretazioni. Ma soprattutto che oltraggio paragonare Rawls a Farage.
Concludo, inoltre, dicendo che, non me ne vogliano i nostri politici, ci vuol del fegato per dire che Rawls è stato riferimento per la sinistra italiana e mondiale. Se un riferimento è stato, lo si può dire per i democratici statunitensi, che come il prof. Becchi sa, non hanno nulla a che vedere con la sinistra italiana e nemmeno quella europea. Detto ciò, dubito fortemente che qualcuno, a sinistra come a destra, abbia mai letto Rawls o conosca il suo pensiero. Purtroppo.
Becchi si sta esercitando con la fanta-filosofia?