Questo articolo è tratto dal sito personale di Mario Sechi
L’autore del primo tweet della Cia è un genio perché con sublime leggerezza e autoironia ha riassunto l’essenza del mestiere della spia: non posso dirti niente, ma di te voglio sapere tutto.
We can neither confirm nor deny that this is our first tweet.
— CIA (@CIA) 6 Giugno 2014
La strategia di comunicazione social è ancora tutta da scoprire e le potenzialità sono enormi se consideriamo l’uso sempre più massiccio di fonti aperte per l’analisi, ma se osserviamo i post su Facebook, YouTube e Flickr abbiamo delle prime indicazioni: attenzione alla storia, all’educazione, ricerca di menti brillanti che vogliono lavorare per la più importante agenzia del governo degli Stati Uniti.
LE REAZIONI
Molti si sono sorpresi per lo sbarco su Twitter, la definizione di “spionaggio 2.0″ è emersa con il pilota automatico, ma in realtà non c’è da meravigliarsi. Il lavoro della CIA è molto più pubblico di quanto si possa immaginare. E la comunicazione è un pilastro della sua missione, uno degli strumenti privilegiati in quasi tutte le operazioni. Le reazioni sono state varie, alcune molto divertenti. Quella del Dipartimento di Stato, per esempio:
#Wedonotcommentonmattersofintelligence, but now you can follow @CIA. #FF
— Department of State (@StateDept) 7 Giugno 2014
Altri si sono lanciati nel vasto mondo della cospirazione (“ora ci seguirà tutti”, etc. etc.) mentre qualcuno ha deciso di mostrare i muscoli e ha provato a “trollare” l’account per saggiarne la reazione. E’ il caso della New York Review of Books.
L’arrivo sui social è un’ottima occasione per cercare di capire che cosa è la CIA. I contenuti del sito istituzionale sono sempre molto interessanti. Il World Factbook è una risorsa eccellente per chi si occupa di politica internazionale e geopolitica, le mappe sono curate, le biografie dei capi di Stato aggiornate, i temi sensibili degli affari esteri ben esposti, il centro sugli studi di intelligence offre una miriade di documenti di grande valore scientifico e gallerie di immagini eccezionali.
Come questa, per esempio: il briefing giornaliero che la CIA prepara per la visione del Presidente degli Stati Uniti:
CIA President’s Daily Briefing
A quelli che “c’è qualcosa sotto, l’ho visto al cinema”, consiglio la lettura di questo libro:
The Great Game. The Myth and Reality of Espionage. By Frederick P. Hitz.
Per il resto, non posso né confermare né negare di aver scritto questo post.
Leggi il post sul sito di Mario Sechi, con slideshow, documenti e libri