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Irak tra al Sistani, Obama e Rohani

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POLVERIERA IRAQ Proseguono gli scontri tra l’esercito e i miliziani jihadisti sunniti dell’Isil. L’Onu denuncia “esecuzioni sommarie anche di civili” (Ansa). Ma a preoccupare è soprattutto la presa di posizione del gran ayatollah Ali al-Sistani che ieri, durante il sermone del venerdì, ha invitato i fedeli sciiti a imbracciare le armi contro i ribelli sunniti (Al Jazeera).
*Perché la fatwa di al-Sistani è così importante (International Business Times).

Obama va alla guerra (?) In un discorso alla Casa Bianca il presidente Usa ha detto che gli Stati Uniti non invieranno truppe e che, nei prossimi giorni, “valuterà le iniziative da prendere in un ventaglio di opzioni” (Financial Times). Nessuna conferma, per ora, a possibili attacchi aerei o con droni. Anche se il Pentagono ha spostato una portaerei nel Golfo Persico. Secondo Paolo Mastrolilli “il blitz americano è vicino” (La Stampa). Sul Corriere della Sera articolo di Ian Bremmer: “Obama il presidente riluttante. La leadership mondiale non c’è più”.
*La vittoria di Bush, il fallimento di Obama. Il video-commento di Giuliano Ferrara (Il Foglio);
*L’implosione dell’Iraq (Financial Times).

Asse Washington-Teheran E se Obama prende tempo, l’Iran avrebbe già inviato sul campo 500 uomini delle Guardie della rivoluzione (Cnn). Da Teheran fanno sapere che le truppe non stanno operando sul campo (Huffington Post) anche se ieri il presidente iraniano Rohani ha telefonato a quello iracheno al-Maliki e gli ha assicurato che l’Iran “farà tutto il possibile per combattere i terroristi” (Internazionale).

Qui Londra Secondo il Telegraph il governo inglese potrebbe inviare truppe speciali in Iraq a sostegno del governo del premier al-Maliki.

Oro nero Le tensioni in Iraq fanno salire il prezzo del petrolio (Sole 24 Ore). Ma perché i prezzi salgono? (Cnn)
*C’è solo una vicenda che ha interessato i mercati questa settimana. E non sono i Mondiali (Quartz).

Qui Kabul L’Afghanistan torna alle urne per il ballottaggio delle elezioni presidenziali tra Abdullah Abdullah, in testa al primo turno con il 45% dei voti, e Ashraf Ghani. Sul voto pesano le minacce dei talebani (Al Jazeera).

Qui Kiev Il dipartimento di Stato americano accusa Mosca di aver fornito lanciarazzi e carri armati ai separatisti che operano nell’est dell’Ucraina (New York Times).
Proprio i separatisti russi hanno abbattuto un aereo cargo su cui viaggiavano militari ucraini: 49 morti (Reuters).

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