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Renzi tra gioie e dolori

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BACK TO ITALY
FORSE CI SIAMO Il premier Renzi ha detto ieri di essere “a un passo dall’accordo” con Berlusconi sulle riforme. C’è anche l’ok della Lega (Huffington Post). Sempre ieri il leader di Forza Italia, in un incontro alla Camera, aveva ribadito la volontà di collaborare con Renzi (“Pronti a firmare”), attaccato Napolitano e chiesto l’elezione diretta del presidente della Repubblica  – proposta subito bocciata dal premier (Repubblica). Il disegno di legge dovrebbe arrivare in Aula il 3 luglio.

80 FIDUCIA Sì definitivo dell’Aula della Camera al decreto Irpef. Il testo è stato approvato con 322 sì, 149 no e  8 astenuti. Vota a favore anche il Sel. Nel decreto gli 80 euro mensili almeno fino al 2015, il rinvio della Tasi per alcuni comuni e la riduzione graduale dell’Irap fino al 10% (Corriere).

Troppi debiti Ieri l’Ue ha fatto sapere a Palazzo Chigi che aprirà una procedura d’inflazione contro il nostro paese per il ritardo cronico nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione alle imprese. L’iniziativa è stata promossa dal commissario Tajani. Per Padoan è una “decisione incomprensibile”. Ma Bankitalia dice che nel 2013 sono serviti in media 180 giorni per far pagare alla Pa le fatture, mentre dovrebbero essere 30 (Affaritaliani).

Manifesto per l’Europa Renzi ieri ha visto Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo. Si va verso la presidenza Juncker, anche se il premier non ha voluto fare nomi: “Prima l’accordo sul programma di cambiamento” (Huffington Post).

GIUSTIZIA Oggi il Csm dovrebbe archiviare il caso sullo scontro interno alla procura di Milano tra il procuratore capo Bruti Liberati e il procuratore aggiunto Robledo. Ieri Napolitano ha inviato una lettera riservata al vicepresidente Vietti a “tutela della credibilità” dell’ufficio giudiziario milanese.
* Una riforma della giustizia è possibile, dicono Vietti e Orlando al Foglio.

(In)giustizia “250mila euro per aggiustare un processo a Napoli”, dice il boss cammorista pentito Antonio Iovine (Stampa).

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