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Parole, verità e bugie sui rapporti fra Renzi e Merkel

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LA CANCELLIERA FLESSIBILE
Un po’ a sorpresa Angela Merkel accoglie le richieste del premier italiano Matteo Renzi e dice sì all’ipotesi di una maggiore flessibilità rispetto ai vincoli del patto di Stabilità. Anche se, aggiunge, le regole vanno rispettate (La Stampa). Fabio Martini su La Stampa scrive che all’origine della svolta c’è una telefonata tra Renzi e Merkel lo scorso 17 giugno.

Interventi Tradotta concretamente l’apertura della Cancelliera tedesca offre un aiuto ai Paesi in difficoltà che potranno avere più tempo per risanare i bilanci e potranno abbandonare temporaneamente le politiche di consolidamento per realizzare investimenti pubblici che favoriscano il rilancio dell’economia. Anche se ogni caso verrà valutato singolarmente.

I documenti Il tema della flessibilità entra nel testo che il presidente Van Rompuy sta preparando in vista del Consiglio europeo e che servirà da base per costruire la nuova Europa (la bozza pubblicata dall’Huffington Post). Oggi intanto il premier italiano riferirà alle Camere e, scrive Francesco Bei su Repubblica, illustrerà il programma di governo per i prossimi 1000 giorni.

Dubbi Ma le aperture arrivate, che il governo italiano accoglie come una vittoria, non risolvono tutti i problemi. Marcello Sorgi su La Stampa scrive che Renzi ha vinto “solo il primo round”. Antonella Baccaro sul Corriere della Sera sottolinea che l’Italia “ha già usato i suoi margini di flessibilità”.

E ostacoli Resta poi ancora da risolvere il problema delle nomine. Juncker sembra ormai ad un passo dalla presidenza della Commissione, ma il premier britannico Cameron continua ad opporsi. Ieri ha incontrato Van Rompuy cui ha ribadito che il Consiglio deve esprime un voto sul nuovo presidente (Bbc). In questo modo Cameron spera di portare allo scoperto le perplessità degli altri leader europei, Merkel e Renzi in testa, che pubblicamente sostengono Juncker ma privatamente avrebbero molti dubbi (Eunews).
Mrs. Pesc L’Italia, nel frattempo, lavora per portare Federica Mogherini sulla poltrona di commissario agli Affari Esteri. Nomina che aprirebbe un rimpasto di governo (Huffington Post).

Flop euroscettico Non nascerà il gruppo europeo che avrebbe dovuto riunire la Lega e il Front National di Marine Le Pen. Gli olandesi del Pvv hanno rifiutato l’alleanza con la destra polacca  (Blitz quotidiano).

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