Un anno fa moriva la nostra più nota astrofisica Margherita Hack.
Una donna che si è impegnata soprattutto nella divulgazione scientifica, un momento fondamentale della condivisione delle conoscenze e un processo di rielaborazione delle informazioni per renderle accessibili a tutti.
Ma Hack è stata molto di più. Un’opinionista e un’attivista, impegnata per la tutela dei diritti delle persone, delle donne in particolare, così come la sua collega scienziata, Rita Levi Montalcini. Per altro entrambe molto impegnate politicamente.
La Hack è famosa per la sua schiettezza e per l’accento toscano. Una toscanaccia, di quelle vere. Una donna che ha sempre detto ciò che pensava, con molto garbo certo, e che aveva un bersaglio prediletto in Berlusconi.
Incontrai Margherita Hack in Bicocca, quando ero studente, in occasione di un incontro della facoltà di Sociologia dedicato alle “donne nelle istitutioni“.
A distanza di un anno scrivo due righe per celebrare la sua grandezza umana e intellettuale.