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In ricordo di Maria Luisa Spaziani

Ho conosciuto la poetessa Maria Luisa Spaziani in occasione dell’edizione del 1996 del Premio Letterario Isola d’Elba di cui è risultata vincitrice con il libro “I fasti dell’ortica”.

Ricordo in particolare la sua grande vitalità, umana e culturale. Una vitalità che traspariva subito dallo sguardo curioso e vivace. Mai soprannome fu più appropriato di quello datole da Montale: la “Volpe”, Musa ispiratrice della raccolta poetica di Montale “La Bufera”.

Una donna straordinaria che ha dedicato la propria vita allo studio e alla diffusione della poesia, della letteratura e della cultura in generale tramite la sua professione di docente universitario di Letteratura Francese presso l’Università di Messina e con la fondazione a Roma del Centro Internazionale Eugenio Montale, ora Universitas Montaliana, di cui era Presidente, e del Premio Montale di poesia.

Mi piace ricordarla con questi versi conclusivi della poesia “Nubi color Magenta” tratta dalla raccolta “La Bufera”:

“Come Pafnuzio nel deserto, troppo
volli vincerti, io vinto.
Volo con te, resto con te; morire,
vivere è un punto solo, un groppo tinto
del tuo colore, caldo del respiro
della caverna, fondo, appena udibile”

Alberto Brandani, Presidente del Premio Letterario Isola d’Elba



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