La riforma costituzionale Renzi-Boschi del Senato continua la sua marcia sul campo minato di Palazzo Madama. È una gara tra i vari partiti a chi pianta più bandierine sui nodi da sciogliere: elettività dei senatori, loro competenze, immunità, numero dei deputati, garanzie per l’elezione del capo dello Stato, proporzionalità dei rappresentanti regionali da inviare nella nuova Camera delle autonomie.
Sul primo punto, uno dei più dibattuti, gli italiani non stanno con Renzi. Lo dice un sondaggio di Lorien Consulting che si concentra su come il Paese percepisce il difficile dialogo sulle riforme. Pur condividendone in generale l’impianto, il 66% evidenzia una differenza netta rispetto alla proposta del governo e chiede un Senato elettivo. Per il 65% addirittura, il Senato andrebbe completamente abolito.
Tra le priorità indicate dagli italiani al governo, ci sono la riduzione delle spese per l’85% della popolazione e la riduzione, almeno della metà, del numero dei senatori per l’80%.
BENE IL DIALOGO A 5 STELLE
Per quanto riguarda la riforma della legge elettorale, il 59% degli intervistati apprezza il dialogo tra Renzi e M5S che lunedì si arricchisce di un nuovo capitolo. Per il 47%, esso può portare a modifiche sostanziali, per il 28% è solo un’operazione di facciata.
CONTINUA LA LUNA DI MIELE
Continua intanto la luna di miele tra Renzi e gli italiani. Il gradimento dell’esecutivo si mantiene sempre sopra il 60% delle preferenze. E ciò influisce anche sulle intenzioni di voto. Il Pd vola al 45% ma cala sotto il 70% la quota di chi dichiara la propria preferenza. Male la sinistra che, dopo l’exploit delle Europee, implode su se stessa al 3,5%, bene Lega in continua crescita al 7%.