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Europa e flessibilità, chi sta con chi

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BOTTA E RISPOSTA Renzi ribatte all’intervento del presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che ieri ha bocciato la richiesta italiana di maggiore flessibilità sui conti: “L’Europa appartiene ai cittadini, non ai banchieri” (Financial Times). Il governo italiano chiede tempo per fare le riforme: costituzionali, pubblica amministrazione, lavoro, giustizia, ma chiede anche fiducia da parte dell’Ue, ricevendo il sostengo del presidente della Commissione europea Manuel Barroso.

La versione di Angela Il portavoce della Cancelliera tedesca, Steffen Seibert, difende la vicinanza delle posizioni di Berlino e Roma: entrambi vogliono “istituzioni europee che lavorano per la gente” (Huffington Post)

Visti dagli altri In Germania non c’è contezza di uno scontro con l’Italia: la Bundesbank non vuole intromettersi nella politica, solo far valere la sua autonomia (La Stampa).

Fronte anti-Renzi Anche gli altri “piccoli” Paesi in crisi (Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda) sono contro ai piani europei sulla flessibilità di Roma e Parigi. Il motivo? Loro i compiti a casa li hanno fatti eccome, e solo ora cominciano a vederne i frutti, scrive Marco Zatterin sulla Stampa.

Agenda Il ministro per l’Economia Pier Carlo Padoan presenta lunedì all’Eurogruppo e martedì all’Ecofin il suo programma di politica economica, basato su riforme strutturali e investimenti per crescita e occupazione (Huffington Post).

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