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Ecco come cambia il testo delle riforme che mercoledì verrà votato al Senato:
*Per l’elezione del Presidente della Repubblica si sposta dal quarto al nono lo scrutinio nel quale è sufficiente la maggioranza assoluta. E tra i grandi elettori non ci saranno più i rappresentanti delle Regioni (emendamento Gotor, Corriere);
*Sale dalle attuali 500 mila a 800 mila il numero di firme necessarie per proporre un referendum abrogativo;
*Nessuna Regione potrà avere meno di due senatori (su 100) e i seggi sono attribuiti con sistema proporzionale (emendamento Finocchiaro, Repubblica)
Che tempi! Ugo Magri su La Stampa ricostruisce l’iter delle riforme: approvazione del testo in discussione al Senato entro la fine di luglio, poi, a settembre, nuovo round alla Camera dove, se tutto filerà liscio, a fine ottobre verrà messo il timbro con qualche variazione, tale da rendere indispensabile un riesame a Palazzo Madama…
Questione d’indennità I deputati arrestati continueranno a percepire lo stipendio di parlamentari: per interrompere i pagamenti servirebbe una nuova legge (La Stampa). Scoppia la protesta del M5S, ed emerge un nuovo leader tra i grillini: Luigi Di Maio (Huffington Post).
Decreto cultura L’Art bonus, che è stato esteso ad enti no profit per il restauro di beni in concessione, riceve l’approvazione della Camera, con 285 sì, nessun no e 159 astenuti, e ora passa al vaglio del Senato (Sole 24 Ore).
BUSINESS VATICANO Papa Francesco assume Jean-Baptiste de Franssu, esperto in gestione di investimenti in campo finanziario, nominato presidente dello Ior (il ritratto di Panorama), e Lord Patten, ex presidente del trust che governa la Bbc (il ritratto diEuropa), che guiderà un comitato per riformare i media vaticani (Financial Times).
Lo Ior che vorrei La banca vaticana sarà dedita ai clienti e ai trasferimenti di denaro degli istituti religiosi, trasparente in materia di antiriciclaggio (Vatican Insider).