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Lotta di classe al terzo piano, vista da un ragazzo anni 90

Lotta di classe del terzo piano

Marx è stato il compagno di una generazione di sessantottini e oggi anche dei Ragazzi degli anni 90, grazie alla narrazione simpatica di Errico Buonanno, nel suo ultimo libro “Lotta di classe al terzo piano”. Proprio mentre gli Usa vedono in crisi lo status di super potenza, mentre la Russia sembra di destra e la Cina l’emblema del capitalismo, esce con Rizzoli un libro che vede Karl nel suo rapporto col padrone, sì il padrone di casa. Del resto se si è contrari alla “proprietà” …presumibilmente viveva in affitto.

La scala sociale di cui si parla è quella condominiale. Quella su cui si incontra il moderno lettore con il mitico autore de Il Capitale.

Una generazione comunista incallita cede il passo al curioso uomo di sinistra. Vi erano stati già dei precedenti. Nel 1996 si parlava delle mutande di Marx, in una mostra in competizione assurda con la tunica di Gesù. Mischiando profeti, e filosofi, si giunge anche negli anni addietro ai calzini di Hegel, di Zap Mangusta.

Ma l’approccio del nostro autore, Errico, è intellettuale, sembra aver fatto un lungo percorso di distacco dal suo primo protagonismo giovanile di impegno, per giungere a un racconto che ha molto dello studioso in bilico. Rimpiangere o rimboccarsi le maniche.

Al romanzo intorno al civico 145 può capitare questo:  “La riunione cruciale. Il comitato dirigente metterà a punto il suo piano definitivo. L’Esposizione Internazionale è prevista per maggio. E non è esclusa, anzi, è probabile la partecipazione dello Zar, di Sua Maestà Napoleone III, del re d’Italia e di metà delle teste coronate d’Europa. Un solo attentato e il mondo è nel caos”.

Si aleggia su di noi il dubbio che non si parli dell’Expò 2015…che si inaugura per l’appunto a maggio.

Quasi un Alessandro Manzoni, che sposta le sue sceneggiature in un’altra epoca ma arriva dritto al futuro.


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