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L’incoerenza dell’Europa sulle politiche per l’occupabilità femminile

Ai sensi dell’articolo 4, commi 8 – 11, della legge 28 giugno 2012, n. 92 la così detta legge Fornero, a decorrere dal primo gennaio 2013 era in vigore un nuovo incentivo per l’assunzione delle seguenti categorie di lavoratori:

omissis …donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”;

L’INPS, nel Messaggio n. 6235 del 23 luglio 2014, comunica che a decorrere dal 1° luglio 2014 non è più possibile riconoscere i benefici previsti per l’assunzione di donne di qualsiasi età residente in aree svantaggiate prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

Infatti, le regioni destinatarie di tali finanziamenti sono state individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale definita con Decisione C(2007)5618 def. Corrigendum per il periodo 2007-2013, successivamente prorogato fino al 30 giugno 2014. L’Istituto spiega che nel frattempo non è intervenuto il rinnovo della Carta, pertanto, le domande di sgravio riferite a tali tipologie di lavoratrici (modello on-line “92-2012”) verranno rigettate.

L’Europa dunque ci intima di sviluppare maggiori politiche attive per l’occupazione femminile, noi procediamo con una legislazione adeguata finalizzata ad agevolare l’assunzione di donne e poi ci  facciamo tagliare  i finanziamenti: è una inverosimile schizofrenia che non possiamo subire!

Rinnoviamo e in fretta questa benedetta Carta e stiamo più attenti ai trappoloni europei.

Non è consentito essere distratti



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