Nella DC i mutamenti di leadership, anche i più traumatici, si formalizzavano sempre in passaggi statutari e secondo regole proprie di un partito democratico. Ciò che accade, invece, in Forza Italia attorno “al Cavaliere dimezzato” sul viale del tramonto, assomiglia a quanto avveniva nelle corti tardo rinascimentali, tra intrighi, veleni e ampio utilizzo di ” uomini di coltello”.
Un partito che era riuscito a raccogliere la maggioranza relativa degli elettori italiani, senza regole di autentica partecipazione democratica, assiste all’indegno spettacolo degli aspiranti vassalli e valvassori, delle lotte tra antichi e nuovi scudieri, persino alle incomprensibili invasioni di campo della signora Pascale, riscopertasi musa ispiratrice dell’azione legislativa di Forza Italia. Un partito ridotto alle faccende di casa Arcore e dintorni….
Questa storia dello sciagurato “patto del Nazareno” deve finire e quel pericoloso combinato disposto e reazionario della riforma del Senato con l’ Italicum, non può passare, se non nel Parlamento illegittimo dei nominati, dall’inevitabile rivolta democratica del Paese. E non lo dice solo Grillo…….







