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Da Dc non pentito anch’io piango per la chiusura dell’Unità

Ho sempre combattuto da democristiano in alternativa ai comunisti, ma non posso dimenticare i tanti compagni che hanno vissuto e continuano a vivere con la stessa passione civile i loro ideali e vanno ancora fieri del loro giornale, fondato da Antonio Gramsci.

Ricordo quel mitico distributore del giornale porta a porta che con la sua bicicletta, con il sole, il vento, la pioggia, la nebbia o la neve passava ogni giorno in tutte le famiglie dei compagni del paese.

Ecco perché sono triste al pensiero che il quotidiano dei comunisti italiani abbia cessato le sue pubblicazioni e auspico che si faccia ogni sforzo per salvare una parte importante della storia politica  dell’Italia, della nostra democrazia, della libertà, delle nostre tradizioni e della ricchezza culturale che l’Unità ha contribuito  a garantire  al nostro paese.

Da vecchio “DC non pentito” mi associo con i compagni che oggi piangono il silenzio della loro antica e autorevole voce.

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