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In Sicilia una casta senza ritegno

Amo la Sicilia e sento i siciliani come miei fratelli maggiori.
Fu da Italico, come ci ricorda Tucidide nella sua storia della ” Guerra del Peloponneso”, il re dei siculi, che derivò il nome della nostra Italia.
Sento l’orgoglio nelle mie vene di italiano sapere che Catania e Agrigento, Messina e Palermo con tutte le altre meraviglie della Trinacria sono parte della mia storia e della mia stessa cultura.
Ma dopo quello che è successo anche ieri sera al Parlamento siciliano, con altri privilegi votati per i deputati dell’isola: o ci pensano i siciliani a mandare a casa presto questi inetti loro “rappresentanti” o ci deve pensare il governo italiano.
L’autonomia non può significare lucrare sulla pelle di tutti gli italiani i favori indegni a una casta di privilegiati senza ritegno.

Ettore Bonalberti
www.insiemeweb.net
www.don-chisciotte.net

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