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La risposta di Putin alle sanzioni di Usa e Ue

La Russia replica alle nuove sanzioni imposte da Usa e Ue all’economia di Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin – lo riferisce l’agenzia Interfax – ha firmato un decreto per limitare o bloccare per un anno le importazioni di prodotti agricoli e alimentari in Russia dai Paesi che l’hanno sanzionata.

La misura, come traspare da un report Sace, potrebbe danneggiare un Paese come l’Italia, caratterizzato da un alto interscambio commerciale con la Russia.

L’ANNUNCIO DI PUTIN

“Allo scopo di difendere gli interessi nazionali” della Russia – si legge nel documento in possesso di alcuni organi di informazione – “per un anno dal giorno dell’entrata in vigore del presente decreto (oggi, ndr) si vieta o si limita l’esercizio delle operazioni economico-commerciali con l’estero che prevedono
l’importazione” in territorio russo “di singoli tipi di prodotti agricoli, materie prime ed alimenti, il cui Paese di provenienza è uno Stato che abbia deciso di applicare sanzioni economiche nei riguardi di persone giuridiche e/o fisiche russe o che abbia aderito a tale decisione”.

I PAESI NEL MIRINO

Nell’elenco dei Paesi potenzialmente colpiti non ci sono solo Stati Uniti e i membri dell’Unione europea. A comminare sanzioni alla Russia sono stati anche Canada, Australia, Giappone, Svizzera e Corea del Sud.

COME FUNZIONA

Secondo quanto descritto, il Cremlino produrrà un elenco con i prodotti oggetto delle sanzioni e stilerà un elenco di atti con l’intento di impedire sia un aumento eccessivo dei prezzi di alcuni beni sia che alcuni prodotti scarseggino sul mercato
interno. Per fare ciò sarà aumentata la produzione interna di alcuni beni. Questo divieto proseguirà per un anno, ma non è escluso che Mosca possa decidere di aumentarlo o ridurlo a seconda delle contingenze.

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