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Expo2015, siamo arrivati alla E

Stamattina ho percorso da Ovest a Est buona parte del Nord Italia. Che bellezza! La Torino Milano, sui quali gli Agnelli agli inizi del secolo scorso avviarono il loro core business, mi ha fatto sentire a casa. E’ peggio infatti della Salerno – Reggio Calabria di un tempo. Perché questa estate a fare la Salerno – Reggio si apriva il cuore. Tutto un folgorarsi di oleandri che, di giorno, parevano le coreografie dei fuochi d’artificio di notte. Con tutto il manto stradale perfetto, nuovo nuovo, e senza più manco un incolonnamento.
Poi, alle porte di Milano, ho visto l’argilla. Uno spiazzo che non finiva più. L’argilla adamitica con cui il creatore farà di essa tutto il decantato pullulare di padiglioni che ospiteranno l’EXPO. A occhio e croce siamo arrivati alla E. E manco forse. E deve essere proprio adamitica quell’argilla visto che il peccato, manco tanto originale, l’hanno già fatto.


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