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Start-up innovative, ecco il modello francese

La Francia ha saputo conquistarsi il proprio spazio nel mondo delle start-up europee, incoraggiando e sostenendo la creazione di nuove imprese innovative, a forte valore aggiunto. L’alto livello della formazione ingegneristica e manageriale delle università ha costituito la base dello sviluppo di imprese capaci sin da subito di competere nei mercati globali. Deezer, Neolane ed ora Criteo che recentemente è stata introdotta al Nasdaq sono solo alcune delle start-up francesi che riscuotono successo oltre i confini nazionali. Nel 2013 sono 86 le imprese classificate tra le 500 società tecnologiche con una più alta progressione in termini di fatturato in Europa, Medio oriente e Africa. Per il quarto anno consecutivo, le start-up francesi sono le più numerose, davanti al Regno Unito (71), Svezia (50) e Germania (28).

Crescita e redditività delle start-up francesi

Da oltre 13 anni, la società Deloitte seleziona ed analizza le start-up tecnologiche francesi in pieno boom attraverso il concorso Technology Fast 50. Nel 2013, il premio è stato attribuito a Ymagis, dove il business consiste nell’accompagnare i professionisti del cinema nella transizione digitale. Seppur il fatturato della Ymagis sia stato di 39,7 milioni di euro nel 2012, la società registra una crescita eccezionale, pari 59,096% negli ultimi 5 anni. Forte di questo dinamismo, la società è entrata in borsa al fine di raccogliere fondi supplementari per finanziare il suo sviluppo e acquisizioni.

YMagis precede di molto la seconda della classifica di Deloitte, Talentsoft, che ha un tasso di crescita del 9.457%. Talentsoft ha sviluppato un software online di gestione di profili professionali destinati alle Risorse Umane delle imprese. Nel 2012 la società ha avuto un fatturato di 10,4 milioni di euro. Al terzo posto troviamo Synox Group, una società specializzata in oggetti collegati. Con una crescita del 6.873% negli ultimi cinque anni (2008-2012), Synox Group genera un fatturato di 4,1 milioni di euro nel 2012.

Secondo Deloitte, le start-up francesi non hanno alcun complesso rispetto alla concorrenza straniera. A livello internazionale, malgrado una congiuntura economica difficile, le imprese francesi superano le loro omologhe europee, con 86 imprese francesi nella classifica Fast 500, di cui 21 nella top 100 e 2 nella top 10.

Questo concorso offre enormi vantaggi di visibilità alle imprese emergenti. Sono sempre maggiori le imprese che ogni anno partecipano. Nel 2013 sono state 427, di cui la metà candidate dirette, contro 422 nel 2012. L’obiettivo è che queste società possano intraprendere lo stesso percorso delle “grandi” ed affermarsi nei mercati internazionali.

Le prime 10 start-up con maggiore crescita negli ultimi cinque anni

1. Ymagis, Paris (75). Fatturato 2012 : 39,7 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 59.096%
2. Talentsoft, Boulogne-Billancourt (92). Fatturato 2012 : 10,4 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 9.457%
3. Synox Group, Toulouse (31). Fatturato 2012 : 4,1 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 6.873%
4. Lekiosk, Paris (75). Fatturato 2012 : 3,7 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 6.573%
5. Robopolis, Villeurbanne (69). Fatturato 2012 : 75,6 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 5.466%
6. Meteojob, Paris (75). Fatturato 2012 : 2,7 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 3.363%
7. Planetveo, Paris (75). Fatturato 2012 : 33,2 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 3.211%
8. Full Performance, Nice (06). Fatturato 2012 : 2,2 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 3.036%
9. Silkan, Meudon-la-Forêt (92). Fatturato : 3,9 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 2.990%
10. Sewan Communications, Paris (75). Fatturato : 8,4 milioni di euro. Tasso di crescita su 5 anni : 2.841%

I paesi d’europa più accoglienti per le start-up

Il Wall Street Journal ha stilato una classifica dei paesi d’europa più accoglienti per le start-up. Il giornale è arrivato a questi risultati analizzando il totale degli investimenti in Venture Capital fatti dal 2003 ad oggi in ogni paese e rapportandoli alla popolazione per ottenere la cifra procapite per abitante. Dall’analisi risultano i seguenti paesi:

1. Irlanda
2. Svezia
3. Gran Bretagna
4. Finlanda
5. Danimarca
6. Olanda
7. Norvegia
8. Francia
9. Germania
10. Svizzera

Non c’è da meravigliarsi sul primato dell’Irlanda come primo paese ad accogliere le start-up. I vantaggi fiscali giocano senza dubbio un ruolo fondamentale per le imprese europee che desiderano crescere e svilupparsi in ambienti più competitivi, aiutati da una maggiore concentrazione di Venture Capital e alleggeriti di burocrazia che in molti casi, uccide le iniziative e scoraggia l’imprenditorialità.

Edoardo Secchi
Founder & CEO
ITALIE-FRANCE GROUP
www.italie-france.com


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