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La follia della Toscana

Iniziata in Toscana la discussione sulla legge elettorale. Fra le ipotesi avanzate un listino bloccato per di più non scritto nella scheda. La protervia di PD e Forza Italia merita risposte forti.

Quello che sta accadendo in queste ore nel Consiglio regionale della Toscana, dove si discute la nuova legge elettorale,  ha dell’incredibile. Oggi ci sarà il voto finale e vedremo la conclusione. Dunque i nostri bravi politici, dovendo modificare la normativa esistente sull’onda della maggiore richiesta di democrazia che viene dalla gente hanno pensato bene di concedere uno e riprendersi dieci. Ma andiamo con ordine. Per capire bene la situazione bisogna partire dall’assunto di base: si modifica la legge perché c’è una maggiore richiesta di partecipazione, trasparenza, necessità di risparmiare  e voglia di scegliere direttamente e non con la mediazione dei partiti i propri rappresentanti.  Tradotto in provvedimenti: rimettere le preferenze, favorire il pluralismo e ridurre il numero dei consiglieri. La riduzione dei consiglieri viene fatta. Da 55 si passa a 40. E’ un dato positivo e va sottolineato. Per il resto buio pesto con in più una bella e sostanziosa presa in giro. PD e Forza Italia infatti, che di fatto ormai a Roma come a Firenze sono il vero blocco di potere che sta tentando di strangolare la vita politica, hanno avuto una pensata straordinaria. La domanda che i nostri eroi si sono posti era questa: come facciamo a dare una maggiore libertà di espressione ai cittadini ma nel contempo aumentare, non mantenere, il nostro controllo sugli eletti in modo tale da poter continuare a fare come vogliamo? Sono stati bravi e hanno trovato la risposta mettendo in campo questi due provvedimenti:

1)    Obbligare le voci diverse dalle loro a coalizzarsi con gli uni o con gli altri

2)    Far scegliere dalle segreterie dei rispettivi partiti chi sarà sicuramente eletto in barba alle preferenze

Il doppio risultato si ottiene mettendo una soglia di sbarramento molto alta, il 5%, a chi ardisce a non allearsi o con il PD o con Forza Italia e mettendo in testa alla lista dei consiglieri di serie B che dovranno essere scelti dai cittadini con il voto, un listino bloccato di “puri e duri”, e soprattutto ubbidienti, che andranno ad occupare i primi posti conquistati dalla lista o dalla coalizione. Ma, udite, udite, per non avere fastidi di nessun genere, quel listino bloccato non sarà nemmeno scritto sulla scheda. In pratica quei consiglieri verranno eletti al buio, sulla fiducia dei loro designatori. Avanziamo una proposta. Almeno fate come al poker, Chi vuole paga 100 euro e avrà diritto di conoscere, prima di votarlo, il listino che è stato preparato.

Vedremo, oggi, come andrà a finire. Se le cose dovessero restare così, noi se fossimo in aula non ci prenderemmo nemmeno la briga di votare contro. Chi non è d’accordo con questo obbrobrio dovrebbe uscire  per lasciare lor signori a votarsi, da soli, l’ennesimo inciucio. Poi una campagna di mobilitazione a livello di base, se non altro per non vedere Grillo che a primavera prenderà, anche in Toscana, una barcata di voti.


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