Mentre il mondo del web inorridisce per la “ricetta” di Elisabetta Canalis, pubblicata da un noto settimanale, il petto di pollo alla piastra ( “Prendete una fetta di petto di pollo e mettetela su una piastra o su una padella ben calda. Quando il colore della carne diventa bianco la pietanza è pronta.” ) , i neo masterchef si sfidano , nelle proprie case, a riprodurre i dolci del talent cooking dedicato alla “patisserie”, in onda sul canale Real Time ogni venerdi sera.
Secondo le credenze popolari, il dolce è indispensabile per la chiusura di un pranzo o una cena importante, ma possiamo fare a meno del dessert?
La pubblicità ci insegna che gli zuccheri fanno bene al cervello e in effetti, il sistema nervoso, consuma solo carboidrati ( glucosio, per l’esattezza ) e ne ha bisogno in modo continuativo, perché a differenza dei muscoli, non è in grado di fare scorte. In qualche modo, quindi, è il sistema nervoso stesso che esige questo gusto quando mancano zuccheri nel sangue. I dolci aiutano anche a rilassare il corpo ma da un punto di vista fisiologico non c’è alcuna vera necessità!
A garantire l’energia al nostro organismo sono “gli” zuccheri, i glucidi, ovvero i carboidrati semplici e complessi che si trovano in frutta, verdura, cereali e legumi.
Molte persone affermano di non mangiare zucchero senza rendersi conto che ne mangiano una grande quantità contenuta in molti alimenti ( pane incluso ) che usano abitualmente. Gli effetti dello zucchero sono nocivi perché danneggia i vasi sanguigni, la digestione, provoca carie e altera il sistema metabolico, endocrino e nervoso, portando a disturbi del comportamento. Osservate dei bambini che hanno mangiato zucchero : spesso c’è prima una fase di agitazione e nervosismo, strilli forti. Questi bambini sono irrequieti e in perenne movimento fino al momento in cui subentra uno stadio depressivo con pianti e lamenti e diventano più egoisti e meno inclini a cooperare.
In passato la dieta tradizionale dei detenuti nelle prigioni era pane rozzo integrale e zuppe. Questo regime aveva la capacità di riequilibrare le persone rendendole più lucide e di alimentare un cambiamento di visione della vita. Questa riabilitazione dei criminali potrebbe offrire eccellenti spunti di riflessione per rivedere le abitudini alimentari attuali.